Ho pubblicato lo scorso 16 settembre, dovrei scrivere nel lontano 16 settembre, un analisi del Gold future (http://bit.ly/Giovanni_Maiani_16_09_2020) intitolata “L’oro costa, ma è ancora interessante”, mentre oggi vedremo che cos’è accaduto da allora.
Riporto come sempre, per comodità, la precedente strategia operativa.
“Long sopra l’importante soglia psicologica di 2.000 con obiettivi 2.045/50 e 2.110, poi 2.200 circa.
Attenzione al rischio di inversione ribassista di breve periodo in caso di cedimento di 1.910 con obiettivi a 1.800/790 e 1.720.
Meglio stare a guardare tra 1.940/10 e 2.000. Lecito qualche operazione di trading veloce, ma niente di ché.”
Nel nostro caso, anche se ipotizzavo un rimbalzo, il sofferto cedimento di 1.910 ha favorito qualche short e il raggiungimento/superamento del primo obiettivo posto a 1.800/790 (realizzato 1.767 lunedì).
L’aspetto interessante di quest’analisi risiede nel fatto che il prolungamento della resistenza dinamica, ricavata dal triplo massimo discendente realizzato nei mesi di agosto/settembre, ha confermato la validità della stessa anche durante le settimane successive rappresentando un ostacolo di tutto rispetto.
Alla fine l’oro giallo ha ceduto riportandosi in questo modo in corrispondenza dei livelli di inizio luglio.
Le ultime candele della scorsa settimana sono potenzialmente interessanti, ma lo scenario puramente tecnico è moderatamente ribassista e, lo dico/scrivo piano, a rischio di una possibile accelerazione ribassista. Anche se a seguito di un pullback down attorno a 1.840/60.
Propongo pertanto la seguente strategia operativa.
Short in caso di mancato superamento di 1.840/60 e sotto 1.765 con obiettivi rispettivi 1.770/65 e 1.720/00, poi 1.575 e 1.520/1.420.
Moderati long sopra 1.860 con obiettivi 1.910/40 e 2.000, poi 2.045/50 e 2.110/200 circa.
A disposizione,
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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