L’attesa per la Fed aumenta. Le prospettive nel breve.

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 30/01/2019 16:58

L’evento del giorno è il meeting della Federal Reserve, seguito dalla prima conferenza stampa del 2019. Una conferenza stampa che, come deciso dallo stesso governatore della  banca Centrale statunitense, Jerome Powell, accompagnerà tutti i prossimi incontri, inaugurando una nuova era della comunicazione finanziaria. Ma guardando a questa sera, cosa ci si deve aspettare? La risposta di Sante Pellegrino trader indipendente.


Ci siamo. Stasera parla la Fed. Cosa attendersi sui tassi di interesse?

Jerome Powell è sotto i riflettori per una serie di fattori. Il primo è quello riguardante lo shutdown e i suoi costi sull’economia statunitense. Per il momento le prime cifre parlano di un conto di circa 3 miliardi per lo stato. Per quanto riguarda i tassi, dovrebbero rimanere invariati. Negli Usa il decennale rimane laterale su 2,72%, invariato dall’inizio dell’anno. In particolare dai minimi dell’anno a 2,54%, si è portato a 2,72% e ha fatto un massimo di 2,80%. Una discesa sotto i 2,70% è sicuramente di buon auspicio per le obbligazioni, ma non è una buona indicazione per tutto ciò che è legato all’euro dollaro


E qui passiamo sul Forex

Infatti. La discesa sotto 2,70% può far rimbalzare il dollaro e scendere l’euro, portando di nuovo il cambio EUR/USD sotto la soglia di 1,14 con obiettivo il supporto a 1,1320. Invece se i tassi dovessero salire, superando il 2,78% o il 2,76% allora l’euro potrebbe salire, perché così pagherebbe pegno il dollaro. Il che potrebbe fare arrivare la moneta unica alla prima resistenza che è 1,1450 il cui superamento potrebbe portare l’euro prima a 1,15 e successivamente a 1,1560


Impossibile non guardare all’S&P 500

Per quanto riguarda l’S&P 500 è bene notare che all’inizio dell’anno l’indice saliva parallelamente ad un rialzo del tasso di interesse, il che evidenzia lo stretto legame tra i due. Quindi un superamento dei 2,80% dei tassi di interesse potrà portare sui massimi l’S&P500 con un obiettivo di 2.680 prima e, successivamente testare la resistenza a 2.715. Invece andando short sull’indice Usa e quindi con un movimento ribassita, significa andare sotto il livello di 2.620 con obiettivo primo supporto a 2.600, successivamente 2.550 e poi 2.525.  



Intervista a cura di Rossana Prezioso

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