Ho pubblicato lo scorso 30 marzo l’ottava analisi dell’Ethereum (https://bit.ly/2QraUTN) intitolata “ L’Ethereum sfiora l’obiettivo 1.960, ma conferma il pull back.” e oggi voglio riprenderla per vedere che cosa è accaduto da allora.
Come di consuetudine, riporto la strategia operativa che trovate all’indirizzo come sopra.
“Long su tenuta di 1.610/590 e sopra 1.960 con obiettivi rispettivi 1.900/60 e 2.250, poi 2.520 e 2750/920. Short, tuttavia, in caso di mancato superamento di 1.900/60 e sotto 1.590 con obiettivi rispettivi 1.610/590 e 1.400, poi 1.150 e 950/780.”.
Nel nostro caso, il superamento di 1.960 ha favorito qualche long e il superamento del 2° obiettivo posto a 2.520 (realizzato 2.544 già il successivo 16 aprile).
In quest’occasione, la cosa interessante è sicuramente il mini crollo della crypto avvenuto proprio il giorno successivo al raggiungimento/superamento dell’obiettivo e, soprattutto, il perfetto test del supporto dinamico evidenziato graficamente, già durante la precedente analisi, dalla retta in blu.
A volte, l’analisi tecnica ha il suo perché…
La tenuta del supporto come sopra ha riportato prontamente l’Ethereum sul 2° obiettivo.
Lo scenario puramente tecnico rimane rialzista e, soprattutto, molto volatile. Il nuovo ed effimero massimo realizzato non più tardi di ieri è molto interessante, ma allo stesso tempo, non appare molto “rassicurante” e non convince più di tanto. In effetti, la conformazione grafica delle ultime candele ricorda un doppio massimo discendente e no, come evidente graficamente, un doppio massimo rialzista.
La situazione mi sembra dunque potenzialmente rischiosa, ma potrebbe essere solo una mia idea. Quello che emerge è l’importanza della precedente area di resistenza di 1.960/00 che coincide, questa volta, con il supporto dinamico (blu) già menzionato.
Direi di proseguire in questo modo prendendo in considerazione la volatilità. Meglio intervenire con quantitativi più bassi dei soliti in quest’occasione.
Long su tenuta di 1.960/00 e sopra 2.520 con obiettivi rispettivi 2.380/520 e 2.750, poi 2.920 e 3.400/750. Short in caso di mancato superamento di 2.380/520 e sotto 2.110 con obiettivi rispettivi 2.200/110 e 1.960/00, poi 1.610/590 e 1.400/150.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
https://giovannimaiani.blogspot.com/