Renault ha effettuato alla fine del primo trimestre del 2018 un massimo relativo a 100.80 prima di iniziare a indietreggiare fino a generare, qualche settimana dopo, un segnale di inversione ribassista.
La successiva fase discendente ha portato, due anni dopo, alla realizzazione di un minimo relativo a 12.95 dal quale il titolo tenta di recuperare, ma con molte difficoltà.
In effetti, le ultime settimane sono state caratterizzate da un’esplosione dei volumi, da minimi ascendenti, ma anche da massimi statici; tutti gli ingredienti per una “potenziale” fase di accumulazione.
Inoltre, il prezzo del titolo è sceso di oltre l’87% raggiungendo i minimi dell’inizio del 2009 e abbiamo dunque la possibilità di intervenire sulla casa automobilistica a prezzi decisamente scontati.
Per ovvi motivi, la pandemia compromette i consumi e penalizza fortemente l’economia, ma lo “sconto vale probabilmente la candela”…
Tuttavia, i dati aziendali non sono dei migliori e quelli attesi per l’anno in corso in modo particolari.
Cautela dunque. Nessuno regala nulla.
Abbiamo a che fare con una scommessa di lungo periodo.
Per quanto riguarda l’aspetto puramente tecnico, il titolo è sostenuto da un supporto dinamico a 20.50/00 e intrappolato al di sotto di un’area di resistenza individuata a 26/28; ricavata, tra le altre cose, dai recenti massimi relativi e da una speed line.
Gli scenari tecnico e fondamentale sono negativi, ma prendendo in considerazione i livelli storici raggiunti e ipotizzando una prossima ripresa dei consumi, anche grazie a qualche politica commerciale o aiuto statale, penso che un moderato intervento sul titolo possa regalarci soddisfazioni in un tempo medio/lungo.
Non parliamo chiaramente di scalping.
Imposto la seguente strategia operativa.
Acquisti su tenuta di 21/20 e sopra 28 con obiettivi rispettivi 26/28 e 32, poi 35/6 e 40. Non dimenticatevi dello stop loss impostato in relazione alla propria propensione al rischio.
A disposizione
Articolo a cura Giovanni Maiani