Un certificato con airbag per investire sui titoli petroliferi

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 04/08/2022 09:15

Il recente aumento della volatilità ha permesso agli emittenti di certificati di costruire prodotti con un interessante profilo di rapporto di rischio-rendimento.

 

Si muove in questa direzione l’ultima emissione di BNP Paribas che si caratterizza per l’effetto airbag.

 

Un esempio è il certificato “airbag cash collect” con isin NLBNPIT1EM28 e costruito sui titoli del settore petrolifero EniRepsol e Totalenergies.
 



Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è Airbag cash collect

-l’Emittente è Bnp Paribas

-Il codice isin è NLBNPIT1EM28

-Obiettivo finanziario: entrata periodica

-Tipologia: capitale condizionatamente protetto

 -La quotazione attuale del certificato è in area 101-101,70

-La scadenza naturale è prevista il 29/07/2025, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato rispetto alla sua naturale scadenza

-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana

-Il sottostante sono i titoli Eni, Repsol e Totalenergies che appartengono allo stesso settore e presentano un elevato grado di correlazione positivo

-Lo Strike è posto rispettivamente a 12,03 per Repsol, a 48,54 per Totalenergies e a 10,97 per Eni

-La barriera è “discreta” (attiva solo a scadenza) ed è posta rispettivamente a 7,218 per Repsol, a 29,124 per Totalenergies e a 6,582 per Eni

-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole periodiche

-L’importo della cedola ammonta al 2,1%

-La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 8,4%

-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria

-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla seconda data di rilevazione (gennaio 2023) con trigger posta al 100% del valore dello Strike

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse

-Opzione Airbag che si attiva a scadenza nel caso in cui dovesse verificarsi l’evento barriera.

 

Analisi della struttura del certificato

In occasione della prima data di rilevazione non è attiva l’opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore al livello airbag: il certificato paga la cedola del 2,1% e si va alla successiva data di rilevazione;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto al livello airbag: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.

 

A partire dalla seconda data di rilevazione e fino a scadenza si attiva l’opzione autocall per cui si potranno verificare tre scenari:

-tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore allo Strike: in questo caso scatta l’opzione autocall per cui il certificato rimborsa in anticipo 100 euro, mantenendo la protezione del capitale e pagando la cedola del 2,1% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente). 

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto allo Strike ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore al livello airbag: in questo caso non scatta l’opzione autocall, il certificato paga la cedola del 2,1% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva.

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto al livello airbag: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.

 

Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione autocall), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel luglio 2025.

 

A scadenza si potranno verificare due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore al livello airbag: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 100 euro e paga la cedola del 2,1%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria.

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore al livello airbag: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale ma si attiva l’opzione airbag che permette di ridurre la perdita monetaria (come è possibile constatare dall’immagine sottostante che ritrae l’analisi di scenario a scadenza di Cedlab).

In questo caso quindi il certificato pagherà un importo commisurato al valore del sottostante “worst of”, ossia che durante la vita del certificato ha registrato al performance peggiore, moltiplicato per il “fattore  airbag” che nel caso specifico, considerando che il livello airbag è posto al 60%, ammonterà a (100/60)=1,6667

 

Puoi consultare l’intera nuova emissione di BNP Paribas dedicata ai “cash collect airbag”, cliccando su questo link

 

Buon investing!

Gabriele 

 

 

© Riproduzione parziale o totale concessa con espressa citazione della fonte

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