Un certificato per investire su Intesa e Unicredit

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 29/11/2022 09:25

Nonostante il rimbalzo di breve periodo, la tendenza di medio periodo del mercato azionario è ancora al ribasso e all’orizzonte restano ancora numerose nuvole e incognite, come l’inflazione, le mosse delle banche centrali e il rischio recessione dell’economia.

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In questo contesto gli investitori continuano a prediligere certificati di investimento che si caratterizzano per una struttura protettiva, oltre che per un buon potenziale di rendimento.

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Si muove in questa direzione l’ultima emissione di BNP Paribas, definita “low barrier”, che si caratterizza per una barriera discreta particolarmente profonda che regge un ribasso del 60% dei sottostanti.

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Un esempio è il certificato “cash collect” con isin NLBNPIT1JU31 costruito sui titoli Intesa Sanpaolo e Unicredit.

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Fonte Eikon Refinitiv

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Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è Cash collect

-l’Emittente è BNP Paribas

-Il codice isin è NLBNPIT1JU31

-Obiettivo finanziario: entrata periodica

-Tipologia: capitale condizionatamente protetto

 -La quotazione attuale del certificato è in area 99,85-100

-La scadenza naturale è prevista il 21/11/2025, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato rispetto alla sua naturale scadenza

-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana

-Il sottostante sono i titoli appartenenti al settore bancario italiano Intesa Sanpaolo e Unicredit

-Lo Strike è posto rispettivamente a 2,1865 euro per Intesa Sanpaolo e a 12,87 euro per Unicredit

-La barriera, che è “discreta” e quindi attiva solo a scadenza, ed è posta rispettivamente a 0,8746 euro per Intesa Sanpaolo e 5,148 euro per Unicredit

-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole periodiche

-L’importo della cedola ammonta al 0,80%

-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 9,60%

-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria

-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla sesta data di rilevazione (aprile 2023) con trigger fissa e posta al 100% del valore dello Strike

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse

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Analisi della struttura del certificato

In occasione della prime cinque date di rilevazione non è attiva l’opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola dello 0,80%% e si va alla successiva data di rilevazione;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.

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A partire dalla sesta data di rilevazione e fino a scadenza si attiva l’opzione autocall per cui si potranno verificare tre scenari:

-tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore allo Strike: in questo caso scatta l’opzione autocall per cui il certificato rimborsa in anticipo 100 euro, mantenendo quindi la protezione del capitale e pagando la cedola dello 0,80% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto allo Strike ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso non scatta l’opzione autocall, il certificato paga la cedola dello 0,80%% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera premio: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.

È opportuno sottolineare come il livello della trigger per determinare l’autocall sia fisso e coincidente con il valore dello Strike di ciascun sottostante.

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Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione autocall), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel novembre 2025.

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A scadenza si potranno verificare due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 100 euro e la cedola dello 0,80%%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale per cui il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formule (prezzo finale/Strike)*100.

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L’analisi di scenario a scadenza di Cedlabpro evidenzia il rendimento asimmetrico di questo certificato che permette ad un investitore di ottenere un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 50% del sottostante “worst of”.

Fonte CedlabPro

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Se desideri conoscere o approfondire le caratteristiche dei certificati di investimento, ti consiglio di leggere il mio libro “investire con i certificati” edito da Hoepli e con la prefazione di Emanuele Grasso di Borsa Italiana

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Buon investing!

Gabriele 

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