Un certificato per investire sugli indici

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 06/04/2023 09:09

Tra i certificati a capitale condizionatamente protetto una delle soluzioni di investimento più gettonate dai risparmiatori e dai consulenti sono i prodotti costruiti sugli indici che presentano un buon compromesso a livello di rapporto rischio-rendimento.

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Tra i prodotti più interessanti che sono attualmente quotati sul mercato, citerei il “fixed cash collect” con isin IT0006753559, emesso da Marex Financial e costruito sugli indici S&P500 e Eurostoxx50, che si caratterizza per alcuni punti di forza, come la barriera discreta e posta al 50% e la cedola incondizionata, ossia che viene erogata indipendentemente dall’andamento dei sottostanti.

Altri punti di forza sono il fatto che il certificato sia costruito su indici, che presentano un minore grado di rischio rispetto ai basket composti da azioni, e che sia composto da solo due sottostanti.

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Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è “Autocall fixed coupon

-l’Emittente è Marex financial

-Il codice isin è IT0006753559

-Obiettivo finanziario: entrata periodica

-Tipologia: capitale condizionatamente protetto

 -La quotazione attuale del certificato è in area 995 euro e quindi quota ad un livello inferiore rispetto al valore di emissione

-La scadenza naturale è prevista il 11/12/2026, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato rispetto alla sua naturale scadenza

-Il prodotto è quotato sul mercato Cert-X

-Il sottostante sono gli indici S&P500 (indice azionario americano) e Eurostoxx50 (indice azionario europeo)

-Lo Strike è posto rispettivamente a 4.071,7 per S&P500 e a 3.977,9 per Eurostoxx50

-La barriera, che è “discreta” e quindi attiva solo a scadenza, è posta al 50% ed è posta rispettivamente a 2.035,85 per S&P500 e a 1.988,95 per Eurostoxx50

-La struttura cedolare è quella classica di un fixed cash collect con il pagamento di cedole incondizionate

-L’importo della cedola ammonta al 1,625%

-La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 6,50%

-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla seconda data di rilevazione di dicembre 2023 con trigger fissa e posta al 100% del valore dello Strike

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse

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Analisi della struttura del certificato

Il certificato è già in quotazione da alcuni mesi per cui la prima data di rilevazione si è già verificata e la prima cedola è già stata erogata.

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In occasione delle prossime 2 date di rilevazione (giugno e settembre) non sarà attiva l’opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte ad un unico scenario, ossia incasserà la cedola, dal momento che è incondizionata e quindi erogata indipendentemente dall’andamento dei sottostanti, e si andrà alla successiva data di rilevazione.

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A partire invece dalla data di rilevazione di dicembre si attiverà l’opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:

-entrambi i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto allo Strike: in questo caso scatta l’opziona autocall, il certificato viene richiamato in anticipo rispetto alla naturale scadenza, mantiene la protezione del capitale e rimborsa 1.000 euro, ossia il 100% del valore nominale, oltre a pagare ovviamente anche l’ultima cedola.

-almeno uno dei sottostanti quota sotto il livello dello Strike: il certificato paga la cedola incondizionata e si va alla successiva data di rilevazione.

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È opportuno sottolineare come il livello della Trigger per determinare l’autocall sia fisso e coincidente con il valore dello Strike di ciascun sottostante.

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Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione autocall), questi due scenari, appena descritti, si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel dicembre 2026.

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A scadenza infine si potranno verificare due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 1.000 euro e paga l’ultima cedola.

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale per cui il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formule (prezzo finale/Strike)*100.

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L’analisi di scenario a scadenza di Cedlabpro evidenzia il rendimento asimmetrico di questo certificato che permette ad un investitore di ottenere un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 50% del sottostante “worst of”.

Non solo, ma grazie al fatto che la cedola è incondizionata, a scadenza in caso di evento barriera, il danno monetario è ridotto, anche se non è presente l’opzione airbag.

Fonte Cedlabpro

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Sei il benvenuto!

 

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Buon investing!

Gabriele 

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