Si avvia verso la conclusione uno degli anni più complessi nella storia dei mercati finanziari, caratterizzato da sconvolgimenti continui, altissima volatilità e profondi mutamenti strutturali. Uno su tutti è stato la fine dell’era dei tassi zero, ai quali eravamo ormai abituati dallo scoppio della crisi finanziaria del 2008, in un decennio caratterizzato da pesanti stimoli monetari (e nonostante ciò da bassa inflazione) da parte di tutte le principali banche centrali. È stato proprio il ritorno della grande assente dalle scene negli ultimi 20 anni a costringere i governatori al rialzo precipitoso dei tassi di interesse, con il risultato, piuttosto scontato, del crollo dei mercati obbligazionari. Anche l’asset class preferita dei fondi pensione per via della sua minore volatilità storica è stata dunque colpita dalla mannaia delle banche centrali, costringendo persino l’intervento precipitoso (e per certi versi goffo) da parte della Bank of England per sostenere proprio i Gilt a più lunga scadenza, che hanno subito ribassi di oltre il 50% dai massimi.
Con l’anno fiscale 2022 che giunge anch’esso in prossimità della propria conclusione, si ripropone ancora una volta il problema di ottimizzare la gestione del proprio zainetto fiscale, con le minusvalenze in scadenza 2022 che rischiano di essere perse per sempre, non potendo più essere sfruttate per l’abbattimento delle imposte sulle future (ed auspicabili) plusvalenze che si andranno a generare nel corso del tempo. Come già trattato diverse volte all’interno di questo spazio, i certificati di investimento consentono di ovviare a questa criticità; in questo senso nel 2022 è scesa in campo anche Vontobel, che ha emesso per la prima volta nella sua storia una serie di certificati di tipo Maxi Coupon, peraltro con una novità rilevante rispetto a quanto hanno finora fatto gli altri emittenti.
Abbiamo infatti sottolineato più volte che i certificati di investimento sono la tipologia di strumento più efficiente fiscalmente soprattutto per coloro che detengono il proprio dossier titoli presso un intermediario che adotta la c.d. compensazione immediata, grazie alla possibilità di compensare direttamente plusvalenze, minusvalenze e premi periodici incassati, rientrando tali proventi nella categoria dei redditi diversi. Ebbene, alcuni dei nuovi Maxi Coupon emessi da Vontobel provano a gettare un’ancora di salvataggio a coloro che invece operano con intermediari che adottano la modalità di compensazione c.d. “a chiusura”, prevedendo la prima data di rilevamento per l'opzione autocallable già a dicembre 2022, in corrispondenza con lo stacco del maxi-premio.
Uno di questi è il Cash Collect Memory Maxi Coupon con ISIN DE000VV67SZ5, il quale prevede, come accennato, lo stacco di un premio iniziale pari al 15% del valore nominale, condizionato all’andamento dei sottostanti (il paniere è composto da Unicredit, Eni, Stellantis e Mediobanca), con trigger premio posto in corrispondenza del 60% dei rispettivi strike price. Come per tutti gli altri certificati, per acquisire il diritto al pagamento del premio sarà necessario comprare il prodotto almeno due giorni prima della record date considerata. Per fare un esempio pratico, la record date relativa al maxi premio è posta in data 8 dicembre 2022: l’ultimo giorno utile per acquistare il certificato sarà dunque martedì 6 dicembre 2022 (il 7 dicembre 2022 la cedola verrà staccata dal prezzo del prodotto). Questa considerazione è ovviamente valida soltanto qualora il certificato, in data 5 dicembre 2022, non abbia rispettato le condizioni minime per il rimborso anticipato (trigger autocallable posto in corrispondenza del 100% dei rispettivi strike price): in questo caso il prodotto rimborserà immediatamente 115 euro.
La durata del certificato è di 5 anni, con la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 5 dicembre 2022 e per le successive date a cadenza trimestrale, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price; il flusso cedolare, ad eccezione del maxi premio iniziale, è pari allo 0,5% bimestrale (rendimento annuo a scadenza pari al 7,6% a/a, considerando il prezzo ask al di sotto della parità). Nel caso in cui si arrivi alla data di osservazione finale del 4 ottobre 2027, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari allo 0,5%, qualora Mediobanca, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 93,84% dello strike price) non perda un ulteriore -36% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.
Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
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