UNA DOZZINA DI AZIONI A PIAZZA AFFARI DA DRAGHI & TORI

Francesco Pilotti Francesco Pilotti - 12/02/2021 12:38

L’incarico all’ex presidente della BCE Mario Draghi, a cui Mattarella ha chiesto di formare un governo per porre fine allo stallo politico in Italia, è stata accolta dai mercati come una sorta di liberazione dal concetto “uno vale uno” e rappresenta sicuramente un evento di quelli capaci di modificare il corso degli eventi. O almeno a Piazza Affari è stata accolta dagli investitori italiani e stranieri come qualcosa in grado di fermare il ticchettio sempre più pericoloso di almeno 3 orologi.
Quello pandemico, quello economico e quello sociale.

C’è da gestire il Recovery Plan e Draghi indubitabilmente può vantare un’esperienza (e un credito internazionale) impressionanti oltre a conoscere le dinamiche di mercato come pochi in tutta Europa.


La Commissione Europea ha già detto che non accetterà la bozza precedente: è troppo superficiale e non abbastanza concreta e se Draghi non trova una “quadra” c’è il rischio di ritardi in quello che dovrebbe essere il più importante programma di investimenti degli ultimi decenni.
Piazza Affari si è mossa già al rialzo e ha ingranato la quarta e i titoli che maggiormente ne hanno beneficiato sono stati soprattutto quelli legati alle banche perché dovrebbero essere quelli più sensibili al ciclo economico e perché non sono esclusi interventi a sostegno diretto e indiretto.

L’azionario italiano storicamente non viaggia su multipli fuori dal mondo e grazie ai prolungati bassi tassi di interesse (negativi su larga parte della curva), alla grande liquidità in circolazione e agli investitori stranieri che potrebbero rivalutare Piazza Affari ridotta oggi a un peso da prefisso telefonico si può selettivamente guardare all’azionario italiano nelle varie componenti (large, medium e small cap) come il nostro Ufficio Studi di SoldiExpert SCF, società di analisi e consulenza finanziaria indipendente, fa da oltre 20 anni con i nostri portafogli consigliati (diversificati sia per asset che per strategie) che vantano fra i migliori track record del settore.

Nel settore bancario al di là dell’effetto Draghi ci piacciono Fineco Bank e Credito Emiliano hanno dimostrato di eccellere in questi anni in quasi tutte le condizioni grazie a una guida sicura.
Il tema della digitalizzazione (bancaria e non) resta forte e Be Shaping the Future (Be) si occupa di supportare banche e assicurazioni (come Unipol che grazie alla pandemia e al forte posizionamento nel settore auto ha goduto di una redditività extra) in questo percorso e gli investimenti crediamo saranno crescenti e anche nel mondo del lavoro una riforma di questo mercato crediamo dovrà necessariamente passare da una maggiore apertura verso le agenzie del lavoro private (130 filiali in Italia per 565 milioni di euro di fatturato) come Openjobmetis che è attualmente la prima e unica quotata del settore a Piazza Affari.

Il settore delle infrastrutture e della trasformazione green resta un megatrend e guardiamo ai cementieri (ottima l’ultima trimestrale di Cementir), al potenziale di WeBuild e al posizionamento di Falck Renewables ed Erg.
Nel settore della mobilità ci piacciono Piaggio e Stellantis come CNH si trovano in una fase congiunturale che se la ripresa partirà potrebbero beneficiare di multipli oggi ancora attraenti. E fra le small cap un’ennesima conferma è venuta in questi giorni dai conti di Emak, società specializzata in macchine destinate al giardinaggio.

Un settore che ha conosciuto un forte sviluppo nel mondo anche per effetto della pandemia e della tendenza “stay at home”. Piante e fiori anche come sollievo dall'umore e antistress, per dedicare più tempo all’aperto e per occupare il tempo.

Francesco Pilotti
responsabile Ufficio Studi SoldiExpert SCF





 

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