Un Cash Collect Memory targato Vontobel scritto su titoli big tech che offre un rendimento nominale pari all’1% mensile.
Prosegue la stagione delle trimestrali, entrando nel vivo con il rilascio degli utili delle big tech americane, che rappresentano ormai una porzione preponderante nella capitalizzazione dei maggiori indici oltreoceano. In particolare, nella serata (europea) di martedì abbiamo assistito ad un sostanziale “pareggio” tra Microsoft ed Alphabet, con la prima trimestrale accolta favorevolmente dal mercato (+3% a fine giornata di contrattazioni), mentre la seconda è stata sonoramente bocciata dagli operatori, con il titolo che ha chiuso in ribasso di quasi dieci punti percentuali. Non sono infatti stati apprezzati gli utili inferiori alle attese nel cloud computing ($266 mln vs $434 mln), un segmento di mercato critico per il futuro di Alphabet, con il business tradizionale della ex Google che si avvia ormai verso la maturità; il tonfo in trimestrale è tuttavia arrivato dopo un rally di oltre il 57% a partire da inizio anno.
Dal lato opposto troviamo invece Microsoft, che ha brillato proprio sul fronte cloud computing (+29% i ricavi legati ad Azure) grazie alla domanda in crescita per i prodotti legati all’intelligenza artificiale: i ricavi totali nel primo trimestre fiscale sono infatti cresciuti del 13% a $56 mld, facendo segnare la crescita maggiore negli ultimi sei trimestri. Sembrerebbero premiati gli sforzi del CEO Satya Nadella nell’aggiornamento delle suite Office e Windows, adesso dotati delle funzionalità basate sulla tecnologia OpenAI, in particolare ChatGPT, aggiunta all’applicativo Excel ed al motore di ricerca Bing. Ad ogni modo, il ritorno della volatilità sui mercati ha decisamente aiutato gli strutturatori ad ideare certificati maggiormente attrattivi per gli investitori, con il recente ribasso di Alphabet che ha ulteriormente aiutato ad abbassare i prezzi dei prodotti.
Dopo aver presentato nelle scorse settimane un One Star su un basket FAANG, per questo appuntamento abbiamo messo sotto la lente un Cash Collect Memory (ISIN DE000VM3PY97) emesso da Vontobel. Il certificato, scritto su un basket composto da Alphabet (classe A), Amazon, Apple e Microsoft, prevede il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto al 60% dei rispettivi strike price) pari all’1% mensile (12% p.a.), con durata pari a due anni e la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 12 gennaio 2024 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable è fisso). Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 13 ottobre 2025 senza che il certificato sia stato richiamato, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari all’1%, qualora Alphabet (classe A), titolo peggiore che attualmente compone il paniere (all’89,2% dello strike price) non perda un ulteriore -33% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.
Il certificato è quotato sul Sedex ad un prezzo lettera pari a 96,4 euro circa (lo spread denaro-lettera scende ad un euro a partire dalle 15:30, con l’apertura della sessione americana), con un rendimento complessivo ottenibile dall’investitore pari al 27% circa in due anni (14% circa su base annua), in caso di mantenimento della barriera a scadenza.
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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