Si avvicina la fine dell’anno e dopo le ultime decisioni delle maggiori banche centrali (Fed e BCE su tutte) le attese maggiori riguarderanno le rilevazioni su inflazione (martedì arriverà quella dell’Unione europea, mercoledì quella dalla Gran Bretagna) e prezzi alla produzione oltre alle cifre che testeranno la fiducia dei consumatori in questo ultimo scorcio di 2023. Da segnalare, per chi segue l’andamento dell’economia nazionale, le giornate di giovedì e venerdì, quando Roma alzerà il velo su prezzi alla produzione (novembre) e produzione costruzioni (ottobre), sul fatturato industria (ottobre) e, soprattutto, sulla fiducia di imprese e consumatori (dicembre).
Lunedì: agenda agile
Inizio di settimana sereno per gli analisti che, tra i dati macro rilevanti, si troveranno di fronte l’economia teutonica che, fino a qualche tempo fa, era considerata la locomotiva d’Europa. Adesso, invece, Berlino denota qualche affanno e l’indice IFO di dicembre, utile indicatore dello sviluppo economico, potrebbe dare qualche informazione utile. Dall’altro lato dell’oceano, gli USA vedranno la pubblicazione dell’indice NAHB, sempre di dicembre, riguardante la fiducia dei costruttori americani.
Martedì: prezzi al consumo UE
Inflazione UE in primo piano, per la precisione quella di novembre come dato principale della giornata. I successivi arriveranno tutti dagli States e saranno focalizzati verso il settore immobiliare. Si tratterà, infatti, dei dati su apertura cantieri e permessi edilizi (entrambi di novembre).
Mercoledì: occhio a Berlino e Londra
La giornata di maggior rilievo vedrò, tra le altre cose, alcuni dati macro particolarmente importanti per due potenze economiche, la Germania e la Gran Bretagna. Se le danze saranno aperte, per motivi di fuso orario, dal Giappone con la sua bilancia commerciale di novembre, i fari saranno puntati sull’economia tedesca, in particolare con i prezzi alla produzione di novembre e l’indice GFK di gennaio. Inutile dire che anche Londra avrà la sua parte con i prezzi alla produzione e quelli al consumo, entrambi di novembre. Per l’Unione europea, invece, sono previsti i dati riguardanti la fiducia consumatori di dicembre (gli stessi che chiameranno in causa anche gli States) e quelli delle partite correnti della zona euro oltre ai numeri della produzione costruzioni(entrambi di ottobre). Lunga la lista dei dati macro USA. Infatti Washington conoscerà, oltre alla già citata fiducia dei consumatori, lo stato delle sue partite correnti (terzo trimestre), vendita di case esistenti (novembre) e, tra i dati settimanali, quelli riguardanti le scorte di petrolio e le richieste mutui.
Giovedì: Italia day
Come sempre si parte dall’Asia con gli ordini macchinari core e la produzione industriale, entrambi focalizzati su ottobre. Prezzi al consumo di novembre per la Spagna come breve parentesi europea, parentesi che sarà riempita in toto sia dalla riunione della BCE che da quella dela BoE. Successivamente, il panorama sarà occupato da Washington che conoscerà nell’ordine: vendite al dettaglio (novembre) prezzi import/export (novembre), vendite e scorte all’industria (ottobre) e, tra i dati settimanali, gli stoccaggi gas e le richieste di sussidi di disoccupazione. Novità anche per l’Italia con Roma che alzerà il velo su prezzi alla produzione (novembre) e produzione costruzioni (ottobre). Per gli USA solo due dati settimanali: stoccaggi gas e richieste sussidi di disoccupazione.
Venerdì: ancora Italia
Giornata tricolore se si escludono le vendite al dettaglio di novembre in arrivo da Londra. Per l’Italia, poi, ci saranno i numeri sia della fiducia delle imprese e dei consumatori (dicembre), il bilancio commerciale extra-Ue (novembre) e il fatturato industria (ottobre).