Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 14/01/2024 15:04

Dopo i dati sull’inflazione statunitense di dicembre, determinanti per la Federal Reserve e per comprendere la migliore strada da adottare per i prossimi mesi, questa settimana al centro dell’attenzione saranno i dati macro europei (e di molti paesi dell’Unione), sempre focalizzati sul costo della vita e sempre misurati sul mese di dicembre. Altro appuntamento particolarmente importante sarà quello con il PIL cinese e con altri dati macro che getteranno nuova luce sull’andamento dell’economia del Dragone. 

Lunedì: si parte con l’Eurozona

Il primo dato in arrivo sarà tedesco e riguarderà i prezzi all’ingrosso di dicembre, una sorta di “inflazione industriale” per comprendere quanto i prezzi stiano cambiando nel settore produttivo. Successivamente sarà reso noto il dato italiano sulla bilancia commerciale di novembre anche se il momento clou sarà la pubblicazione dei dati europei sulla produzione industriale di novembre e sulla bilancia commerciale, anch’essa di novembre. 

Martedì: si comincia con l’inflazione

Sarà però martedì il giorno in cui i primi dati, tanto attesi, sull’inflazione europea di dicembre saranno resi noti. Dati che riguarderanno Germania e Italia. Ma Berlino avrà anche a che fare con il suo indice ZEW (dicembre) per comprendere il grado di fiducia che le imprese hanno verso l’andamento dell’economia nel prossimo futuro. In scena anche Londra con le richieste di dicembre sui sussidi di disoccupazione, (anche in virtù delle recenti polemiche sulle conseguenze della Brexit ormai al suo terzo anniversario), e il tasso di disoccupazione di novembre. Le due parentesi di apertura e chiusura, poi, saranno rappresentate dai dati sui prezzi alla produzione nipponica di dicembre (che verranno pubblicati in nottata, ora italiana, come apertura della giornata) e dai risultati dell’Empire State Index statunitense (gennaio) che sarà l’ultimo dato in agenda. 
 

Mercoledì: tra PIL Cina e inflazione europea

Tanti gli appuntamenti in agenda in una giornata, il mercoledì, che solitamente è sempre molto affollato di eventi. E questo non farà eccezione. Infatti dall’Asia arriveranno all’alba (ora italiana) i dati cinesi su vendite al dettaglio, produzione industriale e tasso di disoccupazione (tutti di dicembre) mentre i fari saranno puntati anche sul PIL del quarto trimestre. A seguire, dopo un salto nel Vecchio Continente, gli operatori conosceranno i prezzi alla produzione e al consumo della Gran Bretagna (entrambi di dicembre) mentre per l’Eurozona arriveranno quelli al consumo, sempre di dicembre. Lunga la lista degli appuntamenti con l’economia a stelle e strisce che offrirà i resoconti riguardanti, nell’ordine: vendite al dettaglio e produzione industriale (tutti su dicembre), vendite e scorte dell’industria (entrambi di novembre), indice NAHB di gennaio (che misura la fiducia dei costruttori sulla vendita di case nuove) e, tra i dati settimanali, quelli sulle richieste mutui. 

Giovedì: immobiliare USA

La giornata sarà aperta dal Giappone che conoscerà gli ordini macchinari core e la produzione industriale (entrambi di novembre). Si passerà, poi, all’Eurozona con le partite correnti della Zona Euro di novembre e la produzione costruzioni di novembre. Dall’altra parte dell’oceano, infine, ci saranno le rilevazioni sul settore immobiliare statunitense e, nello specifico: i permessi edilizi e l’apertura cantieri, entrambi di dicembre, oltre al PhillyFed di gennaio (l’indice che mostra le condizioni del settore manifatturiero nel distretto americano di Philadelphia). Tra i dati settimanali son da ricordare: stoccaggi gas e scorte di petrolio e richieste di sussidi di disoccupazione

Venerdì: prezzi alla produzione tedeschi

Importanti i dati macro dell’ultima giornata lavorativa perché riguarderanno i prezzi al consumo di dicembre del Giappone, in apertura e l’indice dei servizi di novembre, sempre di Tokyo. Per l’Europa attenzione ai prezzi alla produzione tedeschi di dicembre e alle vendite al dettaglio di Londra, anche queste di dicembre. Per gli USA, infine, su dicembre ci saranno la vendita di case esistenti e la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan. 

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Inflazione Pil

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