Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 12/02/2024 08:59

In arrivo numeri determinanti da una parte all’altra dell’oceano. Infatti, in una settimana relativamente corta per l’assenza di dati macro di rilievo nella giornata di lunedì, oltre all'inflazione USA di gennaio (in calendario martedì), gli operatori guarderanno anche ai dati preliminari della produzione industriale di dicembre e a quelli del PIL del quarto trimestre dell’Eurozona, oltre alla misurazione dell’indice ZEW tedesco e all’inflazione inglese (tutti in arrivo mercoledì) e del Regno Unito (in agenda giovedì).

Martedì: inflazione USA e indice ZEW tedesco

Come anticipato, mancando dati macro di rilievo lunedì, la settimana partirà direttamente da martedì. In particolare la giornata vedrà il suo momento clou solo alla fine quando, dagli USA, arriveranno le rilevazioni riguardanti i prezzi al consumo di gennaio. Tutto questo, però, sarò anticipato dai prezzi alla produzione di gennaio del Giappone e dalla rilevazione del tasso di disoccupazione francese del quarto trimestre. Lo stesso dato, concentrato però su dicembre, riguarderà anche la Gran Bretagna che conoscerà anche lo stato delle richieste di sussidi di disoccupazione di dicembre. Restando in Europa, la Germania vedrà pubblicato il suo indice ZEW di febbraio sulla fiducia delle imprese. 

Mercoledì: Gran Bretagna ed Eurozona

La giornata partirà con Londra in scena e per la precisione con le rilevazioni di gennaio su prezzi alla produzione e al consumo. Si resterà comunque nel Vecchio Continente dal momento che l’Eurozona conoscerà il suo Prodotto interno lordo e il livello della sua occupazione (entrambi del quarto trimestre) oltre alla sua produzione industriale di dicembre. A chiudere saranno i dati settimanali USA su richieste mutui e scorte di petrolio. 
 

Giovedì: exploit statunitense

Tokyo aprirà le danze con il PIL del quarto trimestre unito alla produzione industriale di dicembre, dato che chiamerà in causa anche Londra. Ma la nazione conoscerà anche lo stato della sua bilancia commerciale beni di dicembre e il PIL del quarto trimestre. Infine Spagna e Italia: la prima con i prezzi al consumo di gennaio e la seconda con la bilancia commerciale globale di dicembre. Lunga la lista dei dati macro in arrivo dagli USA, a cominciare dalle vendite e scorte all’industria (entrambi di dicembre), per passare alle vendite al dettaglio, i prezzi import/export e dalla produzione industriale, tutti calibrati su gennaio. Riferiti a febbraio, invece, saranno l’Empire State Index, l’indice NAHB e il PhillyFed. A chiudere le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e gli stoccaggi gas. 

Venerdì: si chiude con l’Europa

Se la giornata vedrà il primo appuntamento in Giappone con l’indice servizi di dicembre, sarà l’Europa la vera protagonista. Infatti durante la giornata saranno pubblicati i dati tedeschi sui prezzi all’ingrosso, quelli inglesi delle vendite al dettaglio, l'inflazione francese, tutti misurati su gennaio. Dagli USA, e sempre riferiti a gennaio, arriveranno i numeri dei prezzi alla produzione che chiuderanno la settimana. 

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