Il settore torna sotto i riflettori dopo l’accordo concluso tra Apple e Qualcomm e Marex offre una seconda chance a chi ha perso il rally da inizio anno
Il settore dei semiconduttori è stato uno dei top performer in questo 2023, con il Philadelphia Semiconductor Index in rialzo di oltre il 40% da inizio anno; non tutte le società del settore hanno però performato in linea con l’indice di riferimento, facendo registrare rendimenti year to date ad esso inferiori o addirittura quasi nulli. L’investitore in certificati, in particolare in cash collect, non necessita tuttavia di performance elevate da parte dei sottostanti, potendosi accontentare di una condizione di lateralità degli stessi per continuare a percepire il flusso cedolare previsto e vedersi rimborsare il capitale a scadenza. Tra i produttori di chip che hanno faticato maggiormente da inizio 2023 vi è Qualcomm, la quale tuttavia è uscita decisamente rafforzata dall’accordo concluso nei giorni scorsi con Apple: la società con sede a San Diego fornirà infatti i suoi chip Snapdragon 5G Modem-RF per gli iPhone per almeno altri tre anni, facendo così venire meno un potenziale buco di ricavi per la stessa Qualcomm.
Negli scorsi mesi era stata infatti ventilata la possibilità che Apple potesse sviluppare internamente i propri chip per la connettività, tramite l’acquisizione della divisione di Intel specializzata nei modem per gli smartphone, ma evidentemente questo tentativo sta richiedendo più tempo del previsto. Secondo gli analisti di Bernstein, l’accordo dimostra chiaramente i problemi di Apple nello sviluppo di questa tecnologia (e non sono stati i soli a fallire nell’intento in passato), confermando la leadership di Qualcomm nel segmento di mercato e fornendo segnali incoraggianti per il futuro nella società. Per Qualcomm “l’accordo rappresenta un viatico molto più chiaro verso una nuova accelerazione degli utili” aggiungono gli analisti di Evercore.
Tra le nuove proposte a tema semiconduttori legate anche a Qualcomm registriamo il Phoenix Memory Step Down (ISIN: IT0006759127) targato Marex e scritto su un basket contenente STMicroelectronics, AMD e la stessa Qualcomm. Il prodotto paga un premio dell’1,13% a cadenza mensile (dotato di effetto memoria, trigger premio posto al 50% dei rispettivi strike price), corrispondente ad un rendimento annuo pari al 13,56%. La durata del certificato è di tre anni, con la possibilità, a partire dalla data di osservazione dell’8 marzo 2024 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 1.000 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable decresce dell’1% a cadenza mensile). La barriera sul titolo Qualcomm è posta a 53,07 usd, al di sotto anche dei minimi toccati durante il Covid; barriere protettive anche per AMD (53,045 usd) e STMicroelectronics (20,69 euro), per entrambe al di sotto dei minimi del 2022.
Nel caso in cui si arrivi alla data di osservazione finale dell’8 settembre 2025, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari all’1,13%, qualora tutti i titoli non perdano più del 50% dai rispettivi livelli di riferimento iniziali. Al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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