L’accelerazione AI sosterrà ancora Nvidia e i titolo growth?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 21/07/2023 12:00

Il recente aumento dell'indice Morningstar Large-Mid Cap Broad Growth, superiore al 38% nel primo semestre, rispetto al +6,3% del valore corrispondente, rivela un divario significativo nel mercato azionario. Questo divario, insieme alla concentrazione di Wall Street, richiama l'attenzione su precedenti momenti di svolta per i mercati come il 2020 e il 1999. Nel corso degli ultimi 52 anni, lo stile di investimento large-value ha ottenuto un rendimento annuo composto del 10,3%, mentre lo stile large-growth ha ottenuto l'8,4%. Nonostante il rally delle azioni orientate alla crescita alimentato dall'espansione dell'intelligenza artificiale, è importante adottare una visione prospettica per valutare l'andamento futuro del mercato.

 

Cosa sono i titoli growth : sono azioni che appartengono al settore tecnologico e si distinguono per la loro rapida crescita sia in termini di utili sia di vendite, oltre ad avere un elevato rapporto tra il prezzo di Borsa e i profitti (price/earnings ratio). Al contrario, i titoli value hanno una crescita più moderata degli utili e delle vendite e un rapporto più basso tra prezzo e profitti. Settori come le utilities e il settore finanziario sono esempi di titoli value.

Nel primo semestre del 2023, gli indici Morningstar delle azioni growth hanno registrato una crescita significativa, soprattutto negli Stati Uniti. Il Morningstar Large-Mid Cap Broad Growth Index è aumentato del 28%, mentre il corrispondente indice value è salito del 6,3%.

 

L'intelligenza Artificiale supporta i rialzi dei titoli hightech

Nel 2022, i titoli tecnologici hanno subito un crollo a causa dell'aumento dei tassi di interesse e delle preoccupazioni legate alla recessione. I sei maggiori titoli tecnologici hanno perso complessivamente 4.000 miliardi di dollari di valore di mercato. Al contrario, il settore value è riuscito a contenere le perdite grazie alla performance del settore energetico, che è stato sostenuto dagli squilibri tra domanda e offerta causati dalla pandemia e dall'invasione russa in Ucraina che ha fatto aumentare i prezzi del petrolio. Nonostante l'impatto dell'intelligenza artificiale sia evidente nelle nostre vite, è importante mettere in prospettiva il recente rally e considerare anche gli eventi passati per valutare l'andamento del mercato.

 

Negli ultimi anni, i titoli growth hanno dominato la scena finanziaria, soprattutto negli Stati Uniti, grazie a diversi fattori come i bassi tassi di interesse, la pandemia e la crescita dei profitti delle grandi aziende tecnologiche. Tuttavia, le analisi storiche mostrano che nel lungo periodo lo stile large-value ha ottenuto rendimenti superiori. Negli ultimi 52 anni, le società a larga capitalizzazione orientate al valore hanno registrato un rendimento annuo composto del 10,3%, rispetto all'8,4% del large-growth. Questo suggerisce che nel tempo potrebbe esserci un ritorno all'interesse verso i titoli value.

 

I growth hanno dominato per anni, ma hanno subito anche pesanti crolli

Secondo Lefkovitz, la leadership nel mercato azionario è imprevedibile e in costante cambiamento. Attualmente, alcune grandi aziende tecnologiche stanno guidando le performance di Wall Street, ma questa concentrazione è stata osservata anche nel 1999. In entrambi i casi, si è verificato un cambio di regime in cui le società value hanno avuto successo per un certo periodo di tempo. Dopo una correzione nel 2022, le azioni orientate.

 

Conclusioni 
Uno studio ha rivelato che un mix equilibrato di investimenti growth e reddito può aiutare a mitigare le fluttuazioni dei mercati, soprattutto se include sia titoli a larga capitalizzazione che mid e small cap. Nel turbolento 2022, un portafoglio di questo tipo avrebbe limitato le perdite intorno al 19% in dollari, risultando migliore rispetto al -40,4% dei soli titoli large cap orientati alla crescita. Nel 2020, quando le grandi aziende tecnologiche hanno registrato forti aumenti a causa del Covid-19, un portafoglio diversificato di titoli statunitensi avrebbe reso quasi il 21% grazie alla crescita di large-mid e small cap. In quell'anno, i titoli large value hanno registrato una perdita media dello 0,6%, mentre gli small value hanno guadagnato l'1% e i mid value sono stati i peggiori (-3,8%).

 

fonte: https://www.morningstar.it/

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