In attesa delle trimestrali, Vontobel ripropone la formula fin qui sempre vincente degli Airbag sui bancari italiani
Sembra essere arrivata l’estate anche sui listini finanziari: sedute poco movimentate e volumi decisamente scarsi l’hanno fatta da padrone a Piazza Affari, almeno nelle ultime due ottave. A risvegliare gli operatori dal torpore è però in arrivo la stagione delle trimestrali, inauguratasi come da tradizione in America con i dati di bilancio delle principali banche d’affari statunitensi. A proposito di banche, il primo istituto di credito italiano a diffondere i propri numeri sarà Unicredit, con Intesa Sanpaolo che seguirà a stretto giro, mentre per conoscere i dati di Banco BPM sarà necessario aspettare i primi di agosto. Per le banche la prossima trimestrale sarà un crocevia importante: dopo un’annata eccezionale come il 2022, che ha portato alla distribuzione di dividendi generosi e buyback azionari, si attendono le nuove indicazioni da parte dei rispettivi management sull’andamento di questa prima parte di 2023 e soprattutto sulle attese dei prossimi semestri. La performance messa a segno dai rispettivi titoli azionari è stata anch’essa eccezionale, con Unicredit che ha incrementato le proprie quotazioni di oltre il 180% dai minimi del 2022 (senza neanche prendere in considerazione i dividendi staccati nel periodo di tempo considerato), mentre rialzi più contenuti (ma pur sempre significativi) sono stati finora realizzati da Intesa Sanpaolo (+52% circa) e Banco BPM (+94% circa), con quest’ultima spesso al centro delle voci relative al consolidamento del settore.
La sorte dei titoli bancari (in particolari quelli italiani) riguarderà peraltro molto da vicino gli investitori in certificati, in virtù della loro ricorrente presenza all’interno dei basket, con i prodotti scritti su panieri settoriali che sono stati ripetutamente oggetto di eventi autocall durante l’ultimo anno. Per coloro che volessero continuare a mantenere in portafoglio una componente legata al comparto bancario ma che al contempo fossero intimoriti dalle performance significative già realizzate da questi titoli, una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata da una struttura altamente difensiva e resiliente alle variazioni dei sottostanti; se nelle scorse settimane avevamo già presentato un certificato Low Barrier, nell’articolo odierno trattiamo invece un Airbag.
Per la precisione, il prodotto in oggetto è il Cash Collect Memory Airbag Step Down (ISIN: DE000VU9YB09) emesso da Vontobel e scritto su un basket composto da Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Come già accennato, al fine di contenere il drawdown nel caso di eventuali momentanei ribassi dei sottostanti, il prodotto è dotato di effetto airbag, che consente di ridurre significativamente la performance negativa del prodotto nel caso in cui uno dei titoli scendesse al di sotto della barriera capitale, conferendo al certificato una maggiore tenuta del prezzo durante la sua vita: nei certificati dotati di tale effetto la performance negativa verrà infatti calcolata a partire dalla barriera e non dallo strike, per una significativa riduzione delle perdite in caso di evento barriera. Le barriere sono poste in corrispondenza del 50% degli strike price, posizionate al di sotto dei minimi del 2022 per Intesa Sanpaolo e Banco BPM.
Il certificato prevede il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto al 50% degli strike price), pari allo 0,75% a cadenza mensile fino alla scadenza del 13 luglio 2026 (durata massima dello strumento pari a tre anni), per un premio annuo complessivo pari al 9%; alle stesse date di osservazione mensili, a partire dal 15 gennaio 2024, il prodotto potrà inoltre essere rimborsato anticipatamente, qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 100% degli strike price (il trigger autocallable decresce del 5% ogni sei mesi).
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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