Il Phoenix Memory Softcallable di EFG International offre un rendimento dell’1% al mese su titoli luxury
Tra le principali operazioni di M&A annunciate quest’anno, che ha peraltro impattato anche su diversi certificati di investimento quotati sul mercato secondario, registriamo l’integrazione tra Tapestry (proprietaria dei brand Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman) e Capri Holdings (che detiene i marchi Versace, Micheal Kors e Jimmy Choo), con la prima che ha acquisito la seconda per $8,5 mld. Le due case di moda americane hanno così unito le forze per fronteggiare in maniera più efficace la concorrenza delle maison europee come ad esempio LVMH e Kering, dimensionalmente molto più grandi: secondo l’analista di Morningstar Jelena Sokolova infatti, “le economie di scala saranno sempre più importanti nel settore del lusso, in virtù delle maggiori risorse che le conglomerate possono impiegare per sviluppare i brand minori”. La società risultante fatturerà circa $12 mld e potrà così aggredire con una più forza e risorse i mercati internazionali, generando risparmi di costi per oltre $200 mln nei prossimi tre anni.
Il mercato non ha finora apprezzato particolarmente la notizia del deal, probabilmente a causa dell’elevato premio pagato per l’acquisizione (le azioni Capri Holdings sono state valorizzate il 59% in più rispetto al giorno precedente la notizia) e del prestito ponte pari ad $8 mld contratto per chiudere l’operazione, spingendo i prezzi di Tapestry a ridosso dell’importante supporto a ridosso dei $30: tale area si è finora rivelata vitale per respingere la discesa dei prezzi nel maggio e nell’ottobre del 2022 e ancora prima nel settembre 2015. Tale discesa ha così consentito di strutturare un certificato scritto sul titolo, ponendo lo strike esattamente su questa area di supporto, garantendosi un ulteriore “cuscinetto di sicurezza” rappresentato dal buffer barriera.
Il certificato in oggetto è il Phoenix Memory Softcallable (ISIN: CH1282089734) emesso da EFG International, scritto su un basket composto appunto da Tapestry, oltre che dalle europee Hermes e Richemont; il prodotto paga un premio condizionato pari all’1% mensile (12% p.a., trigger premio posto in corrispondenza del 60% degli strike price), con durata massima pari a due anni. Alle stesse date di osservazione mensili, a partire dal 12 gennaio 2024, il certificato può essere richiamato anticipatamente a discrezione di EFG, in virtù della presenza dell’opzione callable in capo all’emittente, che può rimborsare il valore nominale dello strumento (pari a 1.000 euro) insieme ad un ultimo premio dell’1%.
Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 12 settembre 2025 senza che il certificato sia stato richiamato dall’emittente, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio, qualora Tapestry, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 97,42% dello strike price) non perda un ulteriore -38% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata a partire dallo strike price. Il certificato è già in quotazione sul segmento Cert-X ad un prezzo lettera prossimo alla parità, con un rendimento ottenibile dall’investitore pari al 12% circa annualizzato, in caso di mantenimento della barriera a scadenza.
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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