Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 22/04/2016 17:20

Il punto

Dopo l’imponente pacchetto di marzo, la BCE può concedersi una pausa in questa fase di relativa calma sui mercati e di apparente stabilizzazione del ciclo Eurozona. Nuove misure prima dell’estate sono da escludere anche perché a giugno partiranno gli acquisti di corporate bonds, che includeranno i titoli assicurativi, e le nuove TLTRO. 

La BCE si è astenuta da interventi verbali sul cambio, ma Draghi ha rassicurato ancora una volta che il Consiglio rimane pronto a intervenire con tutti gli strumenti di cui dispone in caso di restringimento indesiderato delle condizioni finanziarie.
 

FOMC - Previsioni dei tassi e paradosso del Comma 22

La riunione del FOMC del 26-27 aprile dovrebbe concludersi con tassi fermi e indicazioni che ulteriori rialzi verranno decisi valutando l’evoluzione dei dati e delle condizioni finanziarie ed economiche domestiche e internazionali.

La politica monetaria “dipendente dai dati” è in un certo senso un tranello per i Fed-watchers. Se i dati e gli eventi si evolvono in modo da giustificare aspettative di rialzi più rapidi dei tassi, le condizioni finanziarie diventano più restrittive anche prima che la Fed si muova, richiedendo così meno rialzi. E viceversa se i dati si evolvono in modo negativo, come è avvenuto in questa prima parte del 2016.

Il FOMC ha segnalato di avere un bias espansivo nell’aggiustamento della politica monetaria, per via dell’asimmetria dovuta ai tassi ancora molto vicini a zero. Questa chiarificazione implica che i tassi vengano aggiustati seguendo i dati, e non sulla base delle previsioni. Il punto è rilevante per le aspettative sul sentiero di policy.

La cautela della Fed e il suo effetto sulle condizioni finanziarie (dollaro più debole, rendimenti in calo, borsa in rialzo) contribuisce a farci prevedere che nel prossimo trimestre la strada dei tassi si evolva in modo più rapido rispetto alle previsioni implicite nei prezzi di mercato: ci aspettiamo un rialzo in estate, alla luce dello scenario di mercato del lavoro e inflazione.


I market mover della settimana

Nell’area euro la tornata di indagini di aprile dovrebbe mostrare un recupero di fiducia in quasi tutti i paesi. Le prime stime sulla crescita del PIL a inizio 2016 dovrebbero mostrare un’accelerazione del PIL a 0,4% t/t da 0,3% t/t nella media area euro, sostenuta da un recupero di Germania, Francia e Italia, mentre in Spagna la crescita potrebbe rallentare dai ritmi stellari della seconda metà del 2015. I dati di aprile mostreranno l’inflazione stabile nella zona euro, in recupero di quattro decimi in Spagna a -0,6%, di un decimo in Germania (0,2%) e in Francia (-0,0%) mentre in Italia potrebbe tornare sul minimo storico di -0,5% (da -0,2% di marzo), per effetto del sensibile calo delle tariffe di luce e gas. La dinamica di M3 è vista ancora stabile a marzo a +5,0% a/a. Le vendite al dettaglio sono attese in crescita di 0,8% m/m in Germania e di 0,4% m/m in Francia a marzo. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 10,2% nella media area euro, al 6,2% in Germania e all’11,7% in Italia.

La settimana ha diversi dati importanti in uscita negli Stati Uniti, ma il focus sarà sulla riunione del FOMC. Il Comitato dovrebbe mantenere tassi fermi e indicare cautela nella normalizzazione dei tassi, ancora attesi in graduale rialzo. La pubblicazione della prima stima del PIL del 1° trimestre sarà un evento negativo, anche se ampiamente atteso: la crescita a inizio anno dovrebbe essere appena positiva, per via della correzione di scorte ed esportazioni nette. Le vendite di case nuove e gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in netta ripresa, con indicazioni di riaccelerazione della crescita già nel 2° trimestre. La stima preliminare della bilancia commerciale dei beni a marzo dovrebbe registrare un deficit stabile. La fiducia dei consumatori ad aprile dovrebbe essere in modesto aumento, su livelli elevati.

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