Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 03/06/2016 16:31

Il punto

Nessuna novità di rilievo è emersa dalla riunione del Consiglio BCE. Per ora il focus è sull’implementazione degli acquisti di titoli corporate che partiranno il prossimo 8 giugno e sul lancio della TLTRO II. Tuttavia, il Consiglio non abbassa la guardia ed è pronto a reagire a tutte le contingenze, tra le quali anche una reazione eccessiva dei mercati al referendum inglese.

Dentro o fuori?

Secondo quasi tutti gli studi pubblicati, l’uscita del Regno Unito dall’UE avrebbe un impatto negativo significativo sui flussi commerciali e, di riflesso, sul PIL; tuttavia, gli effetti non sono abbastanza grandi da condizionare l’opinione pubblica inglese.

Molte analisi sottolineano anche costi di breve termine legati all’incertezza e all’aumento della volatilità sui mercati, poiché il processo negoziale si prospetta lungo, difficile e dall’esito incerto; e perché il voto sarebbe seguito da una crisi di governo. Assieme all’evidenza di un rallentamento nel 1° semestre, ciò ha avuto qualche impatto sui sondaggi, ma di breve durata.

Le opinioni sono discordi riguardo all’effetto sull’UE. Secondo alcuni, Brexit potrebbe dare una spinta all’integrazione e, comunque, gli euroscettici ci riproveranno ancora. Tuttavia, ben più immediato sembra il rischio di una saldatura fra il tema dell’immigrazione e l’effetto traino del voto inglese. Probabile che ne scaturisca una linea più dura nei negoziati.

Ma come voteranno gli inglesi al referendum del 23 giugno? I sondaggi continuano a mostrare una modesta prevalenza del voto pro-UE, ma il margine è tipicamente inferiore alla quota di indecisi.


I market mover della settimana

Nell’area euro, i dati di aprile dovrebbero mostrare un recupero della produzione industriale in Germania (+1% m/m) dopo i cali dei due mesi precedenti, di 0,2% m/m in Francia e di 0,3% m/m in Italia. In Spagna, invece, la produzione potrebbe in parte correggere l’aumento del mese precedente. La seconda stima sul PIL Eurozona dovrebbe confermare che la crescita di 0,5% t/t nel 1° trimestre è stata sostenuta dalla dinamica della domanda interna. I dati di commercio estero dalla Germania dovrebbero, difatti, mostrare che la domanda estera è rimasta fiacca anche a inizio primavera.

La settimana ha pochi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. Il focus sarà sul discorso di Yellen, che potrebbe dare le ultime indicazioni prima della riunione del FOMC di metà mese. La crescita della produttività del 1° trimestre dovrebbe essere rivista verso l’alto sulla scia della revisione del PIL. La fiducia dei consumatori a giugno dovrebbe rimanere su livelli elevati.

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