Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 24/02/2017 14:02

Il punto

Verbali FOMC più hawkish delle attese: un rialzo a marzo è diventato più probabile, ma non ancora lo scenario centrale. Attenzione ai dati e all’intervento di Yellen il 3 marzo.

In Europa, i dati confermano che la ripresa prosegue ed è, anzi, accelerata a inizio 2017. In settimana, l’inflazione potrebbe toccare il 2% per la prima volta dal 2013. Per quanto ancora la fazione rialzista nella BCE accetterà lo status quo?
 

Avanzo commerciale italiano record nel 2016: durerà?

Il 2016 ha visto al contempo (come i due anni precedenti) un allargamento del surplus commerciale (a un nuovo record storico) ma un contributo negativo del commercio estero al PIL: ciò si spiega principalmente con il crollo dei prezzi dell’energia importata. Nel 2017, anche in virtù dell’inversione di tale effetto, ci aspettiamo viceversa un calo dell’avanzo commerciale ma un apporto positivo del canale estero alla crescita. In ogni caso l’export italiano, dopo una chiara sottoperformance nella seconda metà del 2015 e nella prima metà del 2016 (in particolare verso i Paesi extra-UE), si è dalla metà dell’anno scorso riallineato alla domanda potenziale rivolta verso l’Italia, mostrando anzi nel periodo più recente una maggiore vivacità rispetto ai principali partner europei.
 

I market mover della settimana

Nell’area euro, il focus sarà sui dati di inflazione di febbraio, che completeranno il set informativo prima della riunione BCE di marzo. L’inflazione euro zona potrebbe toccare il 2% a febbraio da un precedente 1,8%; a spingere, questo mese, dovrebbero essere stati i prezzi interni, mentre l’energia dovrebbe aver apportato un contributo circa nullo. L’inflazione sottostante è attesa in aumento di un decimo all’1,0%. Il rialzo dell’inflazione è diffuso ai principali paesi ma dovrebbe essere temporaneo. Da qui all’estate la dinamica dei prezzi sarà sostenuta da un effetto base favorevole sui prezzi interni che verrà riassorbito nel periodo estivo. Sulla misura armonizzata, ci aspettiamo un aumento di tre decimi in Francia a 1,9%, di due decimi in Germania a 2,1%, di un decimo in Italia. L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE dovrebbe confermare che la ripresa economica procede a ritmi più sostenuti che a fine 2016; l’indice sintetico è visto in aumento a 108,2 da 107,9. Le vendite al dettaglio sono viste in aumento di 0,7% m/m in Germania e di 0,5% m/m in Francia.

La settimana ha molti dati ed eventi importanti negli Stati Uniti. Le indagini ISM e Chicago PMI di febbraio dovrebbero dare segnali positivi coerenti con accelerazione della crescita. La fiducia dei consumatori a febbraio dovrebbe stabilizzarsi su livelli elevati. Fra i dati di gennaio, la spesa e il reddito personale dovrebbero registrare incrementi modesti in termini nominali e nulli in termini reali, con il deflatore core in aumento di 0,2% m/m, e la bilancia commerciale dei beni dovrebbe registrare un allargamento del deficit. La seconda stima del PIL del 4° trimestre dovrebbe riportare una modesta revisione verso l’alto della crescita. Fra gli eventi, la lunga serie di discorsi da parte di esponenti del FOMC si concluderà venerdì con un intervento di Yellen; inoltre Trump parlerà al Congresso riunito, e probabilmente darà indicazioni sulle linee guida delle riforme e della deregolamentazione su cui lavorerà l’Amministrazione.

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