Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 26/05/2017 16:25

Il punto

FOMC: è in arrivo un rialzo dei tassi a giugno ed è quasi pronto il piano di riduzione dei reinvestimenti graduale e trasparente, da adottare probabilmente “entro fine anno”.

Riunione OPEC in linea con le attese: manteniamo una previsione per il Brent in un intervallo ristretto intorno a 55 dollari al barile nel 2° semestre 2017.

Stati Uniti – Riforme: i mesi passano, ma i risultati sono ancora lontani

La turbolenza politica collegata alle indagini sui rapporti fra la Russia e la campagna elettorale di Trump ha rallentato l’avanzamento, già di per sé difficile, delle riforme. La nomina del consigliere speciale Mueller alla guida dell’indagine dell’FBI sul Russia-gate dovrebbe contribuire a riportare in primo piano l’attività legislativa del Congresso su sanità, budget e imposte. 

L’iter delle riforme è anche imbrigliato da questioni procedurali che devono essere soddisfatte per poter legiferare senza soggiacere all’ostruzionismo democratico.

I lavori del Congresso nei prossimi mesi saranno scanditi da una difficile sequenza. Prima di tutto, l’approvazione della riforma sanitaria, che richiede ora una nuova versione approvata in Senato e inviata per un nuovo voto alla Camera, difficilmente realizzabile prima di metà giugno. Poi l’approvazione di una “budget resolution”, probabilmente molto diversa dal budget dell’amministrazione, entro luglio. Quindi elaborazione della riforma tributaria, con tutti i dettagli mancanti nel “canovaccio” presentato da Trump due mesi fa. A partire da settembre dovrebbero anche aprirsi i negoziati per le modifiche al NAFTA.

In conclusione, l’approvazione delle riforme annunciate (sanità, imposte, commercio internazionale) è ancora lontana e richiede un’impegnativa corsa a ostacoli in Congresso. In particolare, il lavoro di ricerca del consenso su un piano coerente per le imposte deve ancora cominciare. Per fortuna, la crescita americana sta benissimo, con la crescita al potenziale e il mercato del lavoro al pieno impiego, anche senza nuovi interventi fiscali.


I market mover della settimana

Calendario fitto di dati importanti nella zona euro. Il focus sarà sulle stime di inflazione di maggio. Ci aspettiamo un calo dell’inflazione di tre decimi nella media area euro a 1,6% da 1,9% (a 1,7% in Germania, 1,1% in Francia, 1,5% in Italia e 2,3% in Spagna). L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE completerà la tornata di indagini di fiducia di maggio: l’indagine dovrebbe confermare che la ripresa nell’Eurozona è in accelerazione. Le vendite al dettaglio in Germania sono attese in crescita di 1,2% m/m ad aprile, in parte per effetto della cadenza della Pasqua. Il tasso di disoccupazione dovrebbe essere invariato nella media area euro (9,5%) e in Germania (5,8%) e in calo in Italia (11,6%). La seconda stima dovrebbe confermare la crescita del PIL di tre decimi in Francia e di due decimi in Italia nel 1° trimestre.

La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti, con informazioni positive attese sul fronte dell’attività, ma ulteriore debolezza sui prezzi al consumo. L’employment report a maggio dovrebbe mostrare un altro rialzo solido degli occupati e un tasso di disoccupazione al 4,4%, inferiore al livello di equilibrio, mentre i salari dovrebbero aumentare di 0,3% m/m. Fra gli altri dati di maggio, l’ISM manifatturiero dovrebbe aumentare, confermando l’espansione del settore, e le vendite di autoveicoli sono previste in modesto rialzo. Per aprile, la spesa personale, il reddito personale e la spesa in costruzioni sono attesi in rialzo. Il Beige Book dovrebbe dare un quadro diffusamente positivo dello scenario economico e del mercato del lavoro.

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