Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 20/04/2018 15:04

Il punto

L’Eurozona diverge dagli Stati Uniti, almeno in termini di sorprese sui dati, il che ha pesato anche sulle aspettative di politica monetaria.

Mossa conciliante della Cina per raffreddare le tensioni commerciali con gli Stati Uniti.

I dati italiani sulla produttività mostrano una realtà complessa. Costruzioni e servizi professionali da soli avrebbero ridotto del 60% la crescita media annua della produttività del lavoro dal 1998 a oggi.


I market mover della settimana

Nella zona euro, il focus sarà sulla riunione BCE. Il Consiglio vorrà fare il punto sul ciclo, anche alla luce dei dati in uscita a ridosso della riunione. Nonostante le sorprese negative dai dati, riteniamo che la BCE manterrà una valutazione positiva dello scenario e confermerà una maggiore fiducia in un ritorno duraturo dell’inflazione al target. Sul fronte dei dati, la settimana vede la pubblicazione delle indagini di fiducia di aprile che potrebbero flettere ancora, ma nel complesso sono attese rimanere su livelli coerenti con un proseguimento della fase di espansione dell’economia Eurozona, anche se a ritmi meno solidi che a fine 2017. Il PMI composito è atteso a 55 da 55,2, l’indice di fiducia economica della Commissione UE a 112,3 da 112,6, l’indice IFO a 102,7 da 103,2, l’indice INSEE a 109 da 111, la fiducia presso le imprese italiane a 108,6 da 109,1. Solo in Belgio, è possibile che si veda un recupero di morale. Le primissime stime sulla crescita del PIL dovrebbero mostrare un lieve rallentamento in Spagna a 0,6% t/t da 0,7% t/t e Francia a 0,4% t/t da 0,6% t/t. Le stime preliminari di inflazione per aprile dovrebbero mostrare un aumento di un decimo sia in Spagna (1,4%) che Francia (1,8%). Nel mese di aprile peserà il rincaro del prezzo del petrolio che stimiamo spingerà i prezzi dell’energia in media di 0,7% m/m nella zona euro. I prezzi core dovrebbero salire marginalmente nella maggior parte dei paesi per effetto di una stagionalità meno favorevole rispetto a marzo.

La settimana ha molti dati in pubblicazione negli Stati Uniti. La stima advance del PIL del 1° trimestre dovrebbe mostrare un rallentamento rispetto a fine 2017, con la crescita frenata dalla debolezza dei consumi e dal canale estero, e sostenuta dagli investimenti delle imprese, sia fissi sia in scorte. La fiducia delle famiglie ad aprile dovrebbe risentire dei timori per le tensioni sui dazi. Fra i dati di marzo, le vendite di case nuove e le vendite di case esistenti dovrebbero segnalare stabilizzazione, la bilancia commerciale dei beni dovrebbe registrare un modesto allargamento e gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in rialzo.

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