Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 27/07/2018 12:13

Il punto

Le banche centrali dei principali paesi avanzati chiuderanno i lavori la prossima settimana.  Potrebbero aversi novità, pensiamo, “cosmetiche”, dalla BoJ, per rendere il programma di stimolo monetario più sostenibile. La BoE dovrebbe alzare i tassi (a 0,75%) per la seconda volta quest’anno. Nessuna novità, invece, dalla Fed questo mercoledì. Riteniamo probabili ancora due rialzi di 25pb, uno a settembre e uno dicembre. La BCE ha confermato che per i prossimi mesi si viaggerà con il pilota automatico. L’enigma “tassi fermi attraverso l’estate 2019” resta.

Durante la pausa estiva il focus dei mercati sarà, quindi, sugli sviluppi sulle politiche commerciali. L’incontro Trump–Juncker allenta in parte le tensioni, ma non è tregua.

Il saldo Target2 dell’Italia ha raggiunto un nuovo record a giugno. Fino ad aprile, l’evidenza non avvalorava l’idea che fosse il sintomo di una “fuga di capitali”, grazie al ruolo decisivo del programma di acquisto titoli BCE e al processo di ricomposizione degli investimenti di portafoglio domestici verso attività estere. Il fenomeno era stato accompagnato da un deciso miglioramento della posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia, e aveva indotto una ricomposizione “virtuosa” del debito estero. Tuttavia, gli sviluppi recenti potrebbero aver introdotto una discontinuità.


I market mover della settimana

Nell’area euro, sono in calendario le prime stime sulla crescita del PIL nei mesi primaverili. Nella media area euro e Spagna, ci aspettiamo un aumento del PIL in linea con i mesi invernali (rispettivamente 0,4% e 0,7% t/t). Prevediamo, invece, un rallentamento di 0,1 in Italia a 0,2% t/t. Altresì, la crescita in Belgio dovrebbe riaccelerare di 0,1 a 0,4% t/t. L’indice di fiducia economica della Commissione UE è atteso in lieve calo a luglio a 111,9 da 112,3, livello coerente con una crescita del PIL Eurozona vicina a 0,4% t/t, anche nei mesi estivi (ancora al di sopra del potenziale). Le stime preliminari sull’inflazione a luglio dovrebbero mostrare la dinamica annua dei prezzi al consumo in aumento di 0,1 al 2,1% nella media area euro, in Germania (al 2,2%) e Italia (all’1,5%). In Francia, l’inflazione è attesa in aumento di 0,3 al 2,6%, mentre in Spagna potrebbe vedersi un calo di 0,1 al 2,2%. Le vendite al dettaglio sono viste in aumento a giugno di 1,2% m/m in Germania e di 0,6% m/m nella media area euro. In Italia, la produzione industriale è attesa ancora in crescita a giugno di 0,5% m/m dopo lo 0,7% di maggio. Il tasso di disoccupazione dovrebbe essere fermo a 8,4% nella media area euro, al 5,2% in Germania e al 10,7% in Italia.

La settimana è densa di dati ed eventi di rilievo negli Stati Uniti. La riunione del FOMC dovrebbe concludersi senza novità, con tassi fermi, valutazione positiva dell’economia e indicazioni di ulteriori graduali rialzi dei tassi. Fra i dati di luglio, il focus sarà sull’employment report, che dovrebbe registrare ancora crescita solida degli occupati e un marginale calo del tasso di disoccupazione. Gli indici ISM dovrebbero correggere modestamente, restando in territorio ampiamente espansivo, e la fiducia dei consumatori dovrebbe mantenersi su livelli elevati. A giugno, la spesa e il reddito personale dovrebbero essere in aumento moderato, e il deflatore core dovrebbe segnare un rialzo di 0,2% m/m; la spesa in costruzioni è prevista in crescita moderata.

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