CAPITOLO 3

I TASSI D'INTERESSE

3.2.1     L'effetto sugli utili aziendali

     Le oscillazioni del costo del denaro influenzano innanzitutto i profitti delle aziende e di conseguenza il prezzo che gli azionisti sono disposti a pagare per le azioni.

     Questo avviene per due ragioni principali.
Il motivo più evidente è certamente la variazione del costo dell'indebitamento finanziario, che necessariamente ogni azienda deve fronteggiare per svolgere la propria attività; un aumento del costo del denaro si riflette inevitabilmente in un maggior peso degli oneri finanziari nel conto economico.
Le aziende che si caratterizzano per i più alti livelli d'indebitamento sono le aziende erogatrici di servizi pubblici (utilities), le aziende del settore dei trasporti o del settore edile.
I titoli azionari di questo tipo di aziende vengono definiti, proprio per la loro alta sensibilità alle variazioni del tasso d'interesse, interest sensitive e sono oggetto di notevole attenzione da parte della comunità finanziaria nei periodi in cui appare probabile una variazione del costo del denaro.

     Peraltro anche l'impresa che per ovviare ad un costo dell'indebitamento più elevato decidesse di ricorrere in misura maggiore all'autofinanziamento, riducendo i tassi di payout, dovrebbe scontare l'effetto di un peso attenuato della variabile dividendi nelle valutazioni degli operatori; pertanto anche in questo modo la variazione del tasso d'interesse influisce sulle quotazioni azionarie.

     La seconda ragione risiede nel fatto che le stesse vendite effettuate dall'azienda vengono a loro volta finanziate attraverso prestiti, per cui il tasso d'interesse influenza anche la disponibilità dei clienti ad acquistare.
Uno degli esempi più evidenti a questo proposito è rappresentato dal settore automobilistico, nel quale sia i produttori che i consumatori necessitano di capitale a prestito.