Attesa sui mercati forex, cresce il supporto per l’AUD

17/10/2019 15:25

Attesa sui mercati forex, cresce il supporto per l’AUD

Attesa sui mercati forex

By Peter Rosenstreich

L’azionario europeo e i future USA sono contrastati dopo la debole seduta asiatica. Wall Street ha chiuso in negativo, perché le vendite al dettaglio di settembre sono risultate più deboli del previsto. Il rallentamento delle vendite, emerso sia nel dato primario che in quello di fondo, indica che la spesa per i consumi frenerà nel T4.
Il calo inaspettato delle vendite al dettaglio ha fatto salire le probabilità scontate dal mercato di un taglio del tasso di 25 punti base a ottobre da parte della Fed. I rendimenti dei titoli di stato sono scesi per effetto del calo della propensione al rischio. I dubbi su un accordo per la Brexit fra il Regno Unito e l’UE hanno incupito i mercati.

La GBP è scesa bruscamente dal massimo a 1,2877 perché ieri non si è materializzato un accordo, nonostante le voci che suggerivano un risultato imminente. Al momento è in corso la fase cruciale delle trattative. I trader dovrebbero aspettarsi livelli spaventosamente elevati di volatilità della GBP.

Secondo gli ultimi lanci d’agenzia, gli alleati nordirlandesi di Boris Johnson non sosterranno il suo accordo per la Brexit.
Anche se si stanno facendo progressi a Bruxelles (per lo meno queste sono le notizie che circolano), il partito unionista democratico ha ancora delle riserve su tre punti principali. In primo luogo, le condizioni per i controlli doganali ai confini fra Regno Unito e Irlanda, poi il potere di veto nordirlandese sui controlli doganali e le modalità di prelievo dell’imposta sulle vendite.

Dai dati emerge che l’inflazione britannica è rimasta invariata all’1,7%, ma l’indicatore preferito dal Comitato di Politica Monetaria, ovvero l’inflazione di fondo nei servizi, è balzata al 2,4% dal 2,0% di agosto. La reazione, tuttavia, è stata tiepida perché l’attenzione è puntata sulla Brexit.
Probabilmente i mercati forex tratterranno il respiro finché non ci sarà chiarezza sulla Brexit. Vista la scadenza imminente, può succedere di tutto. Come disse qualcuno riferendosi al primo album dei Clash “London Calling”, al momento questa è l’unica cosa che conta.

RBA: i dati avvalorano un taglio del tasso a dicembre

By Vincent Mivelaz

I trader dell’AUD dovrebbero gioire per il calo del tasso di disoccupazione a settembre, che ha permesso alla valuta di rimbalzare dai minimi settimanali, anche se le conseguenze delle dispute commerciali e il persistente rallentamento delle costruzioni immobiliari dovrebbero far restare il tasso ai livelli attuali fino alla fine dell’anno, inferiore alla fascia ottimale pari al 4,50% fissata dalla banca centrale australiana (Reserve Bank of Australia, RBA).

L’inflazione dovrebbe chiudere l’anno sotto la fascia obiettivo del 2-3%, per cui un rimbalzo sostenuto dell’AUD rimane limitato; per il momento, infatti, la RBA dovrebbe mantenere la sua politica di stimoli, con un taglio dello 0,25% del tasso (OCR) entro dicembre 2019.

La diffusione del tasso di disoccupazione riferito a settembre, attestatosi al 5,20% (precedente: 5,30%), ha avuto un impatto positivo sul dollaro australiano, anche se la fiacca delle costruzioni residenziali, un settore che rappresenta il 2% dell’intera forza lavoro e il 6% del PIL, dovrebbe persistere fino al prossimo anno, cosa che dovrebbe pesare sull’economia e sui dati riferiti all’occupazione.

Poiché i verbali accomodanti della Fed confermano che la banca centrale dovrebbe allentare ulteriormente la sua politica per sostenere l’occupazione e la crescita economica, un taglio del tasso OCR, dal minimo storico dello 0,75% allo 0,50%, a dicembre da parte della RBA è molto probabile.
Ora la volatilità implicita per un taglio del tasso a novembre si attesta al 20%, rispetto al 40% precedente alla pubblicazione delle cifre sul lavoro. Quindi eventuali segnali di debolezza dai dati sull’inflazione del T3, che saranno pubblicati il 30 ottobre 2019, dovrebbero avvalorare le motivazioni a favore di un ulteriore allentamento entro la fine dell’anno.

L’AUD/USD scambia a 0,6817, nella fascia di metà settembre 2019, dopo aver sfondato la resistenza chiave a 0,6801 (massimo 24/09/2019) e si avvicina a 0,6860.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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