Avvertimenti ignorati per la Brexit, trading fiacco

20/09/2019 14:25

Avvertimenti ignorati per la Brexit, trading fiacco

La Brexit supera gli avvertimenti della BoE

By Vincent Mivelaz

Il comunicato della Banca d’Inghilterra (BoE) ha avuto un impatto piuttosto limitato sui mercati finanziari, la cui reazione è invece legata principalmente alle novità sulla Brexit. I segnali costruttivi inviati dal presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker su un potenziale accordo commerciale entro la scadenza del 31 ottobre 2019 hanno dato uno stimolo alla sterlina britannica, che scambia sui massimi da due mesi contro il biglietto verde.

Sembra, tuttavia, che non vi sia una svolta in arrivo, come lasciato intendere dal primo ministro Johnson e dal ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney, apparsi piuttosto pessimisti sulla possibilità di raggiungere un’intesa.

Sebbene la Banca d’Inghilterra abbia segnalato che taglierà i tassi nel caso in cui l’incertezza persistente sulla Brexit o un declino dell’economia globale provocassero un rallentamento dell’economia e dell’inflazione nel Regno Unito, gli investitori sembrano ignorare che quest’ultimo punto ridurrebbe sicuramente il potenziale di apprezzamento della GBP se, per esempio, ci fosse una proroga della Brexit.

In ogni caso, il fulcro dell’attenzione cambierà quando si arriverà alla scadenza della Brexit, e i fondamentali di lungo termine prevarranno sulle notizie di breve termine riguardanti l’uscita dall’UE. In caso di mancato accordo, riteniamo possibile che la BoE tagli i tassi per limitare la flessione economica, nonostante il rischio di un’accelerazione dell’inflazione, mentre un divorzio costruttivo dall’UE potrebbe portare a un aumento dei tassi nel medio termine.

Sul fronte della Brexit, sembra che non siano stati compiuti progressi concreti, intanto oggi a Bruxelles ci sarà un incontro fra il Segretario per la Brexit Stephen Barclay e il capo negoziatore dell’UE Michel Barnier. Ora l’attenzione si sposterà sulla sentenza della Corte suprema britannica, attesa all’inizio della prossima settimana, sulla presunta illegittimità della sospensione del Parlamento e, se giudicata tale, se intenda intervenire in modo che il premier Johnson non possa ricorrere di nuovo alla sospensione dopo il verdetto.

Se la sospensione sarà considerata illegale, i deputatati britannici potranno tornare subito al lavoro e cercare alternative al decreto sulla proroga della Brexit approvato all’inizio del mese. Per il momento l’idea che i deputati sostengano la convocazione di elezioni anticipate è lontana.
Altrimenti il parlamento britannico si riunirà di nuovo il 14 ottobre, per cui si ridurrebbe lo spazio di manovra per nuove iniziative in vista della scadenza ufficiale della Brexit.

Al momento la coppia GBP/USD (+0,28% questa settimana) scambia a 1,2536, dopo il rimbalzo da 1,2066 (minimo 02/09/2019) e nel breve termine si avvicinerà a 1,2520.

Trading fiacco

By Peter Rosenstreich

La propensione al rischio è lievemente maggiore, ma i volumi sono bassi, dopo la sfilza di riunioni di politica monetaria delle banche centrali.

Ieri, le banche centrali di Svizzera, Inghilterra e Giappone hanno mantenuto tutte i tassi invariati. L’USD guadagna marginalmente sul calo delle aspettative di allentamento e sull’incertezza intorno ai negoziati commerciali fra USA e Cina. CHF e JPY hanno guadagnato per il loro status di bene rifugio all’indurirsi dei toni fra USA, Arabia Saudita e Iran.
I prezzi dell’oro sono saliti lievemente sulla scia delle preoccupazioni per gli sviluppi in Medio Oriente. Le borse asiatiche più interessanti hanno guadagnato, fatta eccezione per l’Hang Seng, le proteste continuano infatti a pesare sul sentiment degli investitori. È continuata la moderata correzione dei prezzi del greggio dopo l’attacco contro l’infrastruttura petrolifera saudita del 14 settembre.

Stando alle notizie in circolazione, si è trattato probabilmente di un attacco singolo e si tornerà alla piena produzione in tempi relativamente brevi. Anche se le tempistiche esatte delle riparazioni necessarie potrebbero variare, l’opinione generale è che l’aumento del greggio sarà limitato.

Voto epocale della Camera sulla legge bancaria per la cannabis

By Peter Rosenstreich

Il mese prossimo la Camera dei Rappresentanti USA sarà chiamata a un voto storico che potrebbe cambiare per sempre l’industria della cannabis statunitense.

Il leader della maggioranza alla Camera Steny Hoyer, un esponente democratico del Maryland, intende mettere al voto il cosiddetto SAFE Banking Act prima della fine di settembre. Come riferito dalla CNN, “il SAFE Banking Act fornirebbe protezioni alle banche che operano con società della marijuana, dal momento che la sostanza è ancora illegale per la legge federale, anche se molti stati hanno legalizzato la marijuana per scopi medici o ricreativi”.
In breve, questa legge consentirà alle istituzioni finanziare di servire società del settore della cannabis e servizi dell’indotto senza temere di incorrere in sanzioni federali. A marzo, la Commissione servizi finanziari della Camera aveva votato il disegno di legge, che aveva incassato una netta approvazione, con 45 favorevoli e 15 contrari.

È attesa ora la votazione di tutta la Camera.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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