Bitcoin ai massimi da 10 mesi, TRY sotto pressione

14/05/2019 13:35

Bitcoin ai massimi da 10 mesi, TRY sotto pressione

Bitcoin salita ai massimi da 10 mesi

By Arnaud Masset

Gli investitori si erano quasi dimenticati delle criptovalute, l’inverno delle cripto aveva infatti tenuto i prezzi bassi. Alla fine del mese di marzo, i prezzi di Bitcoin erano fermi sotto la soglia dei $4.000, perché le prospettive di questa classe di asset emergente restavano cupe.
Invece, nella prima metà di maggio, il prezzo di Bitcoin è più che raddoppiato, toccando quota $8.330 martedì mattina. Nello stesso periodo, la capitalizzazione di mercato della criptovaluta più famosa è cresciuta di $73 miliardi, per un totale $146 miliardi.

Questo aumento ha dato una spinta all’intero mercato, la cui capitalizzazione di mercato complessiva (che comprende circa 2170 asset digitali) è balzata da $146 a $243 miliardi, un rialzo del 66% in circa due settimane.

Sono state avanzante molte teorie per spiegare il motivo dell’aumento della domanda di criptovalute negli ultimi mesi.
In effetti, lo scorso 15 dicembre la capitalizzazione di mercato totale aveva fatto segnare un minimo pari a $100 miliardi. Da allora si è mossa in modo univoco: al rialzo. Spesso si ricorre all’analisi tecnica per spiegare i mercati cripto e invece si trascura l’analisi fondamentale.

Di recente, pare che Bitcoin si sia comportato come un bene rifugio in una fase di peggioramento della propensione al rischio, grazie all’acuirsi delle tensioni commerciali fra USA e Cina, e all’escalation dello scontro fra Iran e USA sul programma nucleare. A nostro avviso, tuttavia, anche se ultimamente le cripto erano rimaste nell’ombra, il contesto globale è migliorato costantemente: regolatori e legislatori hanno avuto tempo per definire come dovrebbero essere regolate le cripto, sempre più rivenditori le adottano come mezzo di pagamento (Amazon, Microsoft, Whole Food, Bed Bath & Beyond, Lowe’s, e molti altri) e nelle cripto è fluito anche denaro istituzionale.

Di recente i prezzi delle cripto sono cresciuti moltissimo in un breve lasso di tempo.

Anche se rimaniamo rialzisti su Bitcoin, e sulle cripto in generale, dubitiamo che l’attuale ritmo del rialzo sia sostenibile. Pertanto non ci sorprenderebbe una brusca correzione del mercato nei prossimi giorni. Per ora, Bitcoin è bloccato sotto la resistenza a $8.480 (massimo 25 luglio 2018).

TRY di nuovo sotto pressione per guerra commerciale, ripetizione delle elezioni

By Vincent Mivelaz

Le cose non hanno preso la piega prevista dagli investitori.
L’aumento dei dazi USA sui prodotti cinesi ha spinto le autorità cinesi a fare un passo analogo e introdurre dazi aggiuntivi, dal 5% al 25%, su merci USA come gas naturale, ortaggi o cosmetici, per un valore totale pari a $60 miliardi. Di conseguenza aumenta l’avversione al rischio, che fa crescere la domanda di valute rifugio (CHF, JPY) a scapito di AUD, NZD, SEK, NOK o di valute dei mercati emergenti come la lira turca.

Una guerra commerciale aperta fra le due nazioni rimane tuttavia molto improbabile, il 28-29 giugno 2019, durante il vertice G20 di Osaka, dovrebbe infatti tenersi il tanto atteso incontro fra Trump e Xi. Nelle prossime settimane, è lecito dunque aspettarsi di più da entrambe le parti sul fronte dei negoziati.

Gli sviluppi recenti continuano a esercitare forti pressioni sulla lira turca, nonostante il tentativo della Banca Centrale di Turchia (BCT) di chiudere il gap nella lira turca sospendendo il finanziamento del suo tasso PcT a una settimana, costringendo così le banche a finanziare a un tasso overnight più elevato (25,50%).

La ripetizione delle elezioni amministrative nella capitale non aiuta. La pubblicazione del saldo delle partite correnti, che pur indica un calo del deficit ($-0,59 miliardi), non invita all’ottimismo perché sia esportazioni che importazioni mostrano una flessione, suggerendo prospettive di crescita più basse.
È dunque ragionevole aspettarsi che la BCT continui a fornire più stimoli, che dovrebbero generare un ulteriore indebolimento della lira.

Al momento a quota 6,0658, nel breve termine l’USD/TRY si avvicina a 6,1295.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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