EUR/USD in stand-by: quale strategia adottare ora sul cross?

09/01/2019 14:00

EUR/USD in stand-by: quale strategia adottare ora sul cross?

In linea con quanto accaduto ieri, anche la seduta odierna non sta riservando particolari sorprese per l'euro-dollaro che si mantiene sostanzialmente in equilibrio intorno ad area 1,1450, senza fornire spunti di rilievo.
Dai minimi di venerdì scorso, quando l'euro è stato respinto al ribasso dopo la diffusione del report sul lavoro Usa, si è avuto un recupero che in avvio di settimana ha avvicinato nuovamente il cross ad area 1,15, prima di un ripiegamento sui valori attuali.


La moneta unica ha mostrato nel complesso una buona tenuta malgrado i deludenti dati macro diffusi nell'area euro nelle ultime sedute, con riferimento in particolare all'andamento dell'attività manifatturiera e all'indice sulla fiducia economica, senza dimenticare la doccia fredda arrivata dalla produzione industriale tedesca che a dicembre ha accusato il ribasso più ampio dall'estate del 2015.

A favorire la risalita dell'euro è stata anche la speculare debolezza del dollaro che nelle scorse ore ha un po' indietreggiato, complice il ritorno della propensione al rischio sui mercati.
L'attenzione è rivolta in particolare ai colloqui in corso da lunedì tra Stati Uniti e Cina sul tema del commercio, ma oggi si guarderà con interesse anche ai verbali dell'ultima riunione della Fed, in arriva questa sera due ore prima della chiusura di Wall Street.


Secondo gli analisti di Commerzbank, le minute del FOMC oggi difficilmente dovrebbero avere un impatto rilevante sul dollaro, visto che le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal presidente Powell sono più recenti.
Anche se il contenuto dei verbali dell'ultima riunione della Fed è diventato obsoleto, gli esperti di Unicredit ritengono che i mercati li analizzeranno comunque con attenzione per trarre ulteriori considerazioni sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce e sulle mosse future in materia di politica monetaria.


Rabobank non si aspetta in ogni caso movimento di rilievo per l'euro-dollaro che probabilmente si muoverà in un range ristretto. Da una parte la debolezza del biglietto potrebbe favorire una spinta al rialzo della moneta unica, ma quest'ultima difficilmente riuscirà a salire oltre certe soglie, frenata dai deludenti aggiornamenti macro dell'area euro.

L'idea è che il potenziale di rialzo per il cross possa essere limitato nei mesi a venire, con margini di crescita contenuti per l'euro, specie se venisse confermata la debolezza dei dati macro in Germania e nell'intera Europa.
Dello stesso avviso i colleghi di Societè Generale, i quali si aspettano che l'euro-dollaro continui ad oscillare nel range tra 1,13 e 1,15.

Il deprezzamento del biglietto, riconducibile alla possibile frenata del rialzo dei tassi da parte della Fed, è controbilanciato dall'andamento dell'attività economica nell'area euro.
L'idea di Societè Generale è che per assistere ad una maggiore fiducia degli investitori nella moneta unica saranno necessarie buone notizie sul fronte interno e al contempo servirà che aumentino i rendimenti dei Bund.

E' anche vero però che le previsioni per il biglietto verde sono piuttosto deboli per quest'anno, tanto che secondo gli analisti di Mitsubishi UFJ Financial Group, il dollaro potrà rafforzarsi solo con un miglioramento dei dati macro o delle condizioni finanziaria dell'economia a stelle strisce.


Fino a quando gli aggiornamenti macroeconomici non mostreranno la volontà della Fed di realizzare un numero di rialzo dei tassi di interesse pari a quello del 2018, difficilmente ci saranno prospettive di crescita per il dollaro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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