Eur/Usd tra due fuochi: cosa aspettarsi ora e come posizionarsi

12/07/2019 14:14

Eur/Usd tra due fuochi: cosa aspettarsi ora e come posizionarsi

Quest'ultima seduta della settimana prosegue senza infamia e senza lode per l'euro-dollaro che fino a questo momento si è mantenuto in un range decisamente ristretto.

Eur/Usd sulla parità: impatto neutro dai dati macro

Negli ultimi minuti il cross viene fotografato a 1,1255, a ridosso dei valori dl close di ieri, rimanendo sostanzialmente fermo dopo il dato sulla produzione industriale in Europa diffuso questa mattina.

A maggio si è avuto un rialzo dello 0,9%, in recupero rispetto alla lettura di aprile rivista al rialzo da -0,5% a -0,4%, e oltre le previsioni degli analisti che puntavano ad un incremento meno corposo dello 0,2%.

Nel pomeriggio è atteso negli Stati Uniti un aggiornamento sui prezzi alla produzione che difficilmente però dovrebbe impattare in maniera decisa sull'andamento dell'euro-dollaro.

Anche ieri c'è stata una reazione molto contenuta al dato sull'inflazione, salita più del previsto specie con riferimento alla componente "core".

Il dollaro ha provato a guadagnare terreno sull'onda di questa indicazione, con rialzi però molto limitati, complici le attese degli investitori sulle prossime mosse della Fed.

Eur/Usd: ripresa da 1,12 sull'onda di Powell colomba

A guidare il cambio sono principalmente le indicazioni che arrivano dalle Banche Centrali che a detta di molti continueranno ad essere il vero driver del mercato delle valute.

Non a caso l'euro-dollaro, dopo essere sceso nei giorni scorsi a testare la soglia di 1,12, ha ripreso subito quota e ha approvato ad allungare verso area 1,13, dopo la testimonianza del presidente Powell prima alla Camera e poi al Senato.

Il presidente della Fed ha inviato nuovi segnali da colomba, allineati peraltro con quelli arrivati dai verbali dell'ultima riunione della Fed diffusi mercoledì.

Diversi membri del Board guidato da Powell hanno palesato la loro preoccupazione per il peggioramento dell'outlook, mostrandosi quindi pronti a tagliare i tassi di interesse nel caso in cui i recenti sviluppi sul fronte macro trovassero conferma nei prossimi dati.

Eur/Usd favorito da taglio tassi Usa, ma frenato da mosse future BCE

Il mercato scommette così su una riduzione del costo del denaro da parte della Fed nell'ordine di 25 punti base già nel meeting di luglio e questa attesa contribuisce a frenare l'ascesa del dollaro.

C'è da dire però che al contempo non si registra un deciso apprezzamento dell'euro che da parte sua non riesce a spiccare il volo in previsione di nuovi stimoli monetari da parte della BCE.

Gli analisti di Unicredit evidenziano che il mercato al momento assegna una probabilità del 33% ad un taglio di 10 punti base di tassi di interesse da parte dell'Eurotower.

Questo fattore secondo gli esperti impedisce all'euro-dollaro di spingersi in avanti e di salire oltre quota 1,13 per il momento. 

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Eur/Usd: ING vede guadagni limitati nel breve

Non diversa la view dei colleghi di ING i quali ritengono che il cross possa apprezzarsi fino ad area 1,1330 durante l'estate.

La casa olandese spiega che la moneta unica ha margini di guadagnano limitati, proprio alla luce della prospettiva di un accomodamento monetario della BCE che andrà sostanzialmente ad annullare i benefici che arriverebbero per l'euro dal taglio dei tassi negli Stati Uniti.

Eur/Usd: cosa aspettarsi se la BCE taglierà i tassi?

Come detto prima, saranno le mosse di Fed e BCE a guidare l'andamento dell'euro-dollaro.


Sono convinti di ciò anche gli analisti di Mitsubishi UFJ Financial Group, i quali ritengono che anche in caso di riduzione del tasso di deposito da parte della BCE a luglio, la moneta unica non registrerà un forte calo rispetto al biglietto verde.

L'idea è che fino al meeting del 25 luglio, l'euro-dollaro vedrà un lieve rafforzamento e gli stimoli dell'Eurotower serviranno più a limitare i rialzi che a indebolire il cross.

Eur/Usd: Lbbw lo vede poco mosso fino a fine anno

Per gli analisti di Lbbw si assisterà ad un andamento poco mosso dell'euro-dollaro per tutta la seconda metà dell'anno.

Gli esperti spiegano che la Fed ridurrà diverse volte i tassi di interesse, mentre la BCE avrà meno strumenti a disposizione su questo fronte.

Ciò si tradurrà in una riduzione del vantaggio americano in termini di rendimento, a secondo gli analisti l'atteggiamento colomba della Fed non porterà ad un grande rialzo della moneta unica contro il biglietto verde, in quanto la prima sarà influenzata negativamente dalle scarse possibilità di azione della BCE.

Eur/Usd: il rally dei BTP potrà sostenere ancora la moneta unica

Infine, non manca chi guarda con un pizzico di maggiore ottimismo alle prospettive di breve dell'euro-dollaro.


E' il caso degli analisti di Societè Generale, i quali richiamano l'attenzione sul fatto che il recente rally dei BTP sta offrendo un certo sostegno all'euro.

Questo secondo gli esperti dovrebbe essere sufficiente per difendere il range attuale dell'euro-dollaro e per favorire un rialzo della moneta unica verso i massimi toccati di recente, ossia verso quota 1,14 raggiunta nelle ultime sedute di giugno.

  
   

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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