Forex: il report della giornata

24/01/2020 10:15

Forex: il report della giornata

Le autorità cinesi hanno messo oltre 30 milioni di persone in quarantena nella Cina centrale nel tentativo di arginare il diffondersi del coronavirus che rischia di esplodere in concomitanza con il periodo festivo in occasione delle celebrazioni del capodanno lunare situazione che sta creando non poca frustrazione e rabbia nella popolazione.

Le borse asiatiche hanno chiuso la seduta notturna con risultati negativi con Shanghai che chiude con oltre 3 punti percentuali di perdita, Hong Kong si ferma sotto il punto percentuale, mentre l’indice Nikkei della borsa di Tokyo rimane marginalmente positivo a +0.13%.

In termini di diffusione del coronavirus, dopo gli Stati Uniti un primo caso è stato registrato anche a Londra, mentre altri casi rimangono ancora non confermati o smentiti.

Sul fronte macroeconomico la giornata di oggi si è aperta con buone notizie dai PMI giapponesi rilevati dalla Jibun Bank che vedono i dati preliminari per gennaio in recupero sia sul fronte servizi, che in minor entità anche sul manifatturiero.

Carrellata di PMI anche in Europa e Stati Uniti dove il consenso rilevato dall’istituto Markit continua a tinteggiare uno scenario contrastato.

Tuttavia le borse europee aprono tutte in territorio positivo recuperando terreno rispetto alle vendite dei giorni scorsi sostenute da una BCE che si è dimostrata ancora una volta accomodante e in linea con Wall Street che continua a scambiare sui massimi assoluti.

Focus Banca Centrale Europea

La riunione della BCE di ieri si è conclusa con un sostanziale nulla di fatto: invariato l’outlook monetario, confermato la politica accomodante e volatilità piuttosto limitata sulla moneta unica.

Il consiglio direttivo ha rilevato un leggero aumento della dinamica dei prezzi sul medio termine, mentre continua a ritenere necessario l’attuale livello di accomodamento monetario anche considerando i rischi esogeni posti da geopolitica e commercio. In una stoccata bipartisan a nord e sud europa ha reiterato la necessità per gli Stati Membri di utilizzare lo spazio fiscale per misure di stimolo alla crescita e di riforme strutturali.

Unico punto di svolta è la promessa di una revisione della strategia di politica monetaria, la prima dal 2003, entro la fine di quest’anno.

Il presidente Lagarde ha segnalato l’intenzione di rivedere gli obiettivi dell’istituto, a partire dalla misurazione dell’inflazione, oltre a passare in rassegna tutti gli strumenti a disposizione di Francoforte e la loro efficacia.

EURUSD

La reazione degli investitori alla riunione di politica monetaria della BCE è stata molto tiepida con oscillazioni di circa 50 pips dai massimi a 1.1110 ai minimi in area 1.1050.
L’atteggiamento accomodante dell’istituto di Francoforte e le prospettive di revisione della strategia di politica monetaria hanno contribuito a confermare una tendenziale debolezza della moneta unica che scambia in avvio di seduta nel Vecchio Continente in area 1.1045 e che potrebbe consolidare su questi livelli anche in presenza di dati macroeconomici europei ancora contrastati.

USDJPY

Dopo il significativo affondo di ieri che ha portato il cambio USDJPY fino in area 109.30, la ripresa dei mercati europei e dei futures ha contribuito a spingere nuovamente il rapporto tra biglietto verde e divisa nipponica verso area 109.60 in un contesto di ritorno dell’appetito al rischio.

Il mercato sembra aver ormai scontato il rischio posto dal coronavirus cinese e della sua diffusione oltre ad aver apprezzato l’atteggiamento accomodante della BCE. In presenza di un consolidamento delle quotazioni degli indici nella giornata di oggi si dovrebbe assistere ad un ulteriore scarico di yen.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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