La GBP ignora la politica monetaria accomodante

27/06/2019 14:00

La GBP ignora la politica monetaria accomodante

È passata una settimana da quando la Banca d’Inghilterra (BoE) ha detto di essere pronta a mantenere invariato il suo tasso di riferimento e di sostenere ancora un’impostazione da falco. Queste parole e i toni da colomba della Fed hanno dato una spinta alla coppia GBP/USD, che si è ripresa dai minimi, insieme ai rendimenti dei titoli di Stato (Gilt) su tutte le scadenze.
Ma, vista la preferenza di Boris Johnson per una Brexit dura, il mercato forex continua a scontare una piega accomodante della BoE.

Il commento di Boris Johnson sull’impegno a “fare [la Brexit] o morire” entro la scadenza del 31 ottobre fissata dall’Unione Europea, prima dell’ultima tornata di votazioni per la posizione di primo ministro britannico che inizierà la settimana del 22 luglio 2019, non è una notizia particolarmente positiva per i tori della sterlina.

Inoltre, l’audizione del governatore della BoE Mark Carney alla commissione Tesoro del parlamento britannico è stata piuttosto eloquente; nel suo intervento ha detto, infatti, che si potrebbe ricorrere a “qualche stimolo” (ossia un taglio del tasso) in caso di venti contrari per l’economia se ci fosse una Brexit senza accordo, il che conferma, in prospettiva, un giudizio negativo per la GBP.

La coppia GBP/USD è rimbalzata da 1,2534 (minimo 17/06/2019), minimo da 6 mesi, e al momento scambia lateralmente, in vista dei dati PCE di maggio negli USA, in uscita venerdì, e del vertice G20.

By Vincent Mivelaz

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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