Malgrado i fondamentali fragili, sui mercati tiene l’ottimismo

18/05/2020 13:30

Malgrado i fondamentali fragili, sui mercati tiene l’ottimismo

L’ottimismo sul fatto che l’arrivo dell’estate sosterrà il graduale ritorno alla normalità dopo più di due mesi di lockdown assicura la domanda di azioni, mentre le valute legate alle materie prime mantengono i rialzi e i prezzi del petrolio salgono sopra i $30 per la prima volta da metà marzo, nella speranza di un aumento della domanda e dei tagli alla produzione.
Ci sono, però, buoni motivi di credere che presto potrebbe esserci un vaglio della realtà, giacché l’andamento dei prezzi sul mercato sembra orientato solo al breve termine. Il restante 10% degli utili trimestrali delle società quotate sull’S&P 500 riguarda i settori ciclici (dettaglio, media, viaggi), fra i più colpiti dalla pandemia, mentre i dati sul T2 probabilmente si dimostreranno efficaci, dal momento che il pacchetto di aiuti da 3 mila miliardi di dollari per combattere il coronavirus dovrebbe incontrare difficoltà al Senato, dopo essere stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti.

Nel frattempo, il riaccendersi delle dispute commerciali sino-americane, in seguito all’introduzione di nuove restrizioni contro Huawei che limitano le forniture di chip, favoriscono i beni rifugio, il dollaro, l’oro e, se la situazione peggiorasse, anche Bitcoin. A questo proposito, una rapida ripresa a V sembra irrealistica, dal momento che le attese sugli utili per azione (EPS) degli analisti continuano a flettere al ribasso, perché prevalgono i rischi al ribasso.

Anche se, per il momento, i “parametri sanitari”, come li ha chiamati il governatore della Fed Jerome Powell, rimarranno i dati chiave, pare che siano in arrivo dati economici negativi; gran parte delle economie non prevede infatti un rimbalzo delle cifre sul PIL prima del 2021.

Le cifre sul PIL giapponese riferite al primo trimestre segnalano una contrazione annua pari al -3,40% (precedente: -7,30%) e del -0,9% (precedente: -1,90%) su base trimestrale, per cui la recessione continua e il declino, stando alle stime, potrebbe arrivare fino al -22% nel trimestre attuale, cifra che segnerebbe un minimo storico.
I dati che saranno diffusi domani, riferiti a occupazione nel Regno Unito, indicatori ZEW in Germania e in Europa e mercato immobiliare negli USA, dovrebbero far rimanere defilati gli investitori alla vigilia del Giorno dell’Ascensione. I negoziati sulla Brexit e le speculazioni sui tassi d’interesse negativi nel Regno Unito dovrebbero continuare a esercitare pressioni sulla sterlina britannica.

Attualmente scambiato a 1,2105, minimo dalla fine di marzo del 2020, il cable dovrebbe battere in ritirata intorno a 1,2024, pari all’estensione del 76,4% di Fibonacci del massimo toccato il 30 aprile 2020.

By Vincent Mivelaz

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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