I principali cross (Major) evidenziano una impostazione tecnica orientata prevalentemente al ribasso. Fatta eccezione per alcuni rapporti valutari (meno rilevanti) anche il fronte algoritmico non favorisce un posizionamento in ottica rialzista. Non è escluso un incremento di volatilità in ottica intraday.
EUR/USD
Il principale cross valutario internazionale prosegue lungo il suo trend ribassista iniziato un anno fa.
L'attuale impostazione grafica di brevissimo periodo evidenzia un supporto statico molto significativo coincidente a quota 1,111. Un suo mancato supporto, agevolerebbe un potenziale downside dei corsi in ottica di prossimo target a 1,102. Solo il ritorno sopra area 1,121 favorirebbe un ulteriore ascesa con obiettivo in corrispondenza di soglia 1,1265.
GBP/USD
Seconda ottava consecutiva negativa e nona seduta in flessione su dieci trascorse: questa è la rappresentazione che sintetizza la tendenza ribassista che vede la sterlina (vs dollaro statunitense) passare dal precedente massimo di brevissimo periodo raggiunto ad inizio maggio (1,3176) per successivamente capitolare agli attuali livelli (1,2718).
Il completamente dell'attuale trend vedrebbe un ulteriore discesa fino a raggiungere quota 1,2695: una volta raggiunto si potrebbe assistere ad un primo pull back quale conseguenza diretta di un doppio minimo (rif. ottobre 2018). Appare prematuro ipotizzare scenari long in questo momento: il palinsesto algoritmico è completamente orientato alla negatività.
Resta pertanto fondamentale la tenuta di 1,2695 che - in caso di suo mancato supporto - comporterebbe nuovi minimi in prossimità del primo target a 1,2579.
USD/JPY
Buona reazione che vede i corsi allontanarsi dall'importante supporto di area 109. Gli attuali scambi evidenziano un palinsesto grafico rialzista di brevissimo periodo con primo obiettivo a 110,507 e successivo allungo fino a quota 111,014.
L'attuale supporto ravvicinato e coincidente a 109,765 rappresenta il potenziale spartiacque tra il trend in essere e l'eventuale inversione di tendenza: in caso di suo cedimento, il cross raggiungerebbe immediatamente soglia 109,358.
AUD/USD
Pesante flessione settimanale che riporta i corsi in prossimità dell'importante supporto a quota 0,6824.
Dal punto di vista algoritmico è ancora prematuro identificare una potenziale inversione di tendenza: solo il ritorno sopra area 0,6935 potrebbe contribuire ad una sostanziale modifica dell'attuale impostazione (negativa) che vede il proprio target in direzione di quota 0,6824.
NZD/USD
Gli scambi sembrano orientare i loro corsi fino al primo target coincidente al supporto statico di area 0,65.
Qualora quest'ultimo fosse raggiunto, diventa fondamentale la sua tenuta: una mancata reazione in chiave rialzista rafforzerebbe ulteriormente il trend ribassista in essere agevolando il raggiungimento di quota 0,644. Possibile inversione di tendenza (oggetto di conferma) in caso di ritorno sopra soglia 0,6676.
USD/CHF
Terza settimana negativa ma caratterizzata da quattro sedute consecutive positive nel corso dell'ottava appena conclusa.
La flessione fatta registrare nel corso della prima giornata, è stata riassorbita nelle successive sedute. Sui principali leading indicators si evidenziano i primi segnali di acquisto mentre sul fronte lagging non sono ancora presente valori positivi (buy signal). Il superamento di 1,0124 favorirebbe un ulteriore upside fino al primo target posto a 1,0175.
Negativo il ritorno sotto area 1,0092 con obiettivo a 1,0047.
USD/CAD
L'andamento appare contrastato e circoscritto in un trading range delimitato tra il supporto statico a quota 1,33827 e la resistenza posta a 1,35232. Entrambi i livelli indicati rappresentano le soglie di ingresso (in caso di loro violazione) con rispettivi target a 1,32939 e 1,36029.
L'attuale palinsesto algoritmico non presenta segnali direzionali.
Fonte: News
Trend Online