Reggono bene i dati economici del Regno Unito

Saltati i piani di Theresa May che avrebbe voluto costringere i sostenitori  Brexit recalcitranti a votare il suo accordo. Decisivo in tal senso è stato l’intervento dello speaker della Camera dei Comuni John Bercow, che ha chiesto modifiche sostanziali a ciò che è stato precedentemente votato.
Chiudendo le porte alla strategia del Primo Ministro, ha anche reso molto meno probabile che i leader dell'UE concederanno un'estensione di breve durata quando si incontreranno più tardi questa settimana. Ciò è dovuto al fatto che qualsiasi proroga dovrebbe essere basata sulla possibilità di ottenere finalmente l'accordo in Parlamento su tutta la linea.

L'attuale posizione predefinita rimane quindi l’uscita del Regno Unito senza un accordo.

Sul fronte dei dati, l'economia del Regno Unito ha continuato a reggere bene, nonostante la disfunzione politica. Il tasso di disoccupazione è addirittura sceso al 3,9 % dal 4 % che già di per sè rappresentava i minimi di 40 anni.
La crescita dei salari medi settimanali, esclusi i bonus, è rimasta al 3,4%, invariata rispetto a dicembre, corrispondenti ai livelli più alti dalla crisi finanziaria.

EURGBP: Sembra sul punto di ritestare l'area 0,8620 a breve termine dopo i minimi di 22 mesi della scorsa settimana a 0,8475.

Finchè resta al di sotto di 0.8620 rimane possibile un nuovo test dei minimi. Una rottura al di sotto di 0.8470, ha il potenziale per portare il cambio verso i minimi a due anni in zona 0,8310.

Di Mauro Masoni