Theresa May tende la mano ai Laburisti

E’ stata la continua mancanza di chiarezza a pesare sulla valuta, infatti la sterlina ha chiuso la scorsa settimana in negativo, Theresa May vorrebbe un'estensione della scadenza Brexit fino al 30 giugno, ma Bruxelles non intende concedere un breve rinvio e l'UE è più a suo agio con un'estensione "flessibile" di un anno.
Il Regno Unito dovrebbe lasciare l'UE senza un accordo entro il 12 aprile, a meno che non venga concordato diversamente. Theresa May continuerà a tenere colloqui con il proprio partito e, ammette per la prima volta che l’unico modo per far  passare l’accordo a Westminster è con l’aiuto del partito d’opposizione.

In un comunicato, e in un successivo videomessaggio pubblicato sui social, la premier britannica ha dichiarato di “aver fatto tutto ciò che era in suo potere” per persuadere il suo partito e i nordirlandesi del Dup ma a questo punto “deve tentare un approccio diverso”.
“Non ho altra scelta che tendere la mano al resto del Parlamento”, ha riconosciuto.

GBP/USD: siamo tornati più o meno ai livelli di una settimana fa, quasi a contatto con la media mobile a 200 periodi, posizionata a 1,2978 che funge da resistenza. La rottura potrebbe portare in zona a 1,2770.

Al rialzo si punta a 1,3260 e 1,3380.

Di Mauro Masoni