Fase finale della Brexit
By Peter Rosenstreich
Domani, martedì, i ministri degli affari esteri dell’Unione Europea s’incontreranno per discutere un rinvio della Brexit oltre la scadenza del 29 marzo. Nel frattempo, il governo britannico cercherà di far approvare il suo “accordo” in Parlamento per la terza volta.
Se passerà, il governo chiederà una proroga fino al 30 giugno. In caso contrario, inizierà una corsa frenetica per trovare un modello accettabile prima del 29 marzo. I mercati scontano l’approvazione dell’accordo e la concessione di una proroga. La volatilità implicita a un mese della GBP è bassa, molto inferiore rispetto ai massimi visti di recente.
L’EUR/GBP scambia appena sotto i minimi da un anno. Anche i titoli di stato britannici continuano a flettere.
I trader dovrebbero essere vigili, considerato il clima fluido e carico di implicazioni politiche. Puntare sull’EUR/CHF potrebbe rivelarsi più intelligente. L’EUR/CHF costituisce il barometro del rischio intorno all’Euro e la coppia comporta ancora un premio di rischio legato alla Brexit (con l’economia debole dell’UE, il bilancio italiano e il rischio di una BCE colomba).
Con il calo delle probabilità di una Brexit incontrollata, gli investitori passeranno di nuovo dal CHF all’euro. La BNS non fornirà una barriera per la forza dell’EUR/CHF, fornendo a questa coppia molto spazio al rialzo.
L’USD scende ulteriormente in vista della riunione del FOMC
By Arnaud Masset
Dall’8 marzo il biglietto verde si muove in un’unica direzione: al ribasso.
L’indice del dollaro, che monitora la performance del dollaro USA contro un paniere di valute, ha ceduto più dell’1,30% nei giorni successivi alla riunione della BCE – e al famigerato discorso da colomba di Draghi. Lunedì mattina gli umori non sono cambiati sul forex, il dollaro continua a scendere contro la moneta unica e l’EUR/USD ha toccato quota 1,1351, livello più alto dal 4 marzo.
Solo la sterlina britannica sta perdendo terreno, per effetto della forte incertezza derivante dallo stallo nella Brexit. All’avvio della seduta europea, la coppia GBP/USD è scivolata dello 0,38% a $1,3240.
Per il momento sembra che gli investitori ritengano che la Fed manterrà un’impostazione accomodante, cosa su cui concordiamo, e quindi continuano ad accumulare azioni.
A nostro avviso, però, il mercato sta sottovalutando una revisione al ribasso, potenzialmente massiccia, delle previsioni economiche. La Fed pubblicherà infatti una versione aggiornata delle sue previsioni e, considerati i dati economici fiacchi, prevediamo che questa settimana sia l’azionario, sia il dollaro soffriranno, perché gli investitori saranno costretti a mettere in conto un rallentamento della crescita economica e un indebolimento dell’inflazione.
Autore:
Swissquote Fonte: News
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