Banca Ifis aumenta l'utile netto del 13,5% nel 2023 a 160 milioni di euro e propone un dividendo di 0,90 euro.

08/02/2024 15:00

Banca Ifis aumenta l'utile netto del 13,5% nel 2023 a 160 milioni di euro e propone un dividendo di 0,90 euro.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati preliminari del 2023. L'utile netto del 2023, al netto della PPA, rappresenta il record storico per la Banca. È superiore del 16,8% rispetto all'obiettivo di 137 milioni di euro di utile previsto per il 2023 nel Piano Industriale del Gruppo. Confermato il target di utile netto per il 2024 di circa 160 milioni di euro, in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2022-24. L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 3,5% rispetto al 2022, è sostenuto dal positivo andamento del business commerciale e dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse.

Salgono a 397 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022, nonostante le tensioni inflattive. Il CET1 ratio si è attestato al 14,87% ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari al 9,0%. Dividendo totale di 110 milioni di euro a valere sul 2023 (2,1 euro per azione), superiore del 60% agli obiettivi del Piano industriale.
Realizzate oltre 30 iniziative, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, per contribuire al benessere e alla sostenibilità individuale e sociale del Paese con un investimento complessivo pari a 7 milioni di euro nel triennio 2022-2024.

Risultati preliminari dell'esercizio 2023 Dati riclassificati – 1° gennaio 2023 / 31 dicembre 2023 L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 160,1 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto ai 141,1 milioni di euro del 2022. Il margine di intermediazione, in crescita del 3,5% a 704,6 milioni di euro rispetto ai 680,5 milioni di euro del 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking (+8,2% rispetto al 2022) al rialzo dei tassi di interesse. Salgono a 397 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022 a conferma della resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell'inflazione. I costi operativi, pari a 405,8 milioni di euro (+4,0% rispetto ai 390,4 milioni di euro del 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (163,8 milioni di euro rispetto a 150,8 milioni di euro del 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (249,4 milioni di euro rispetto a 242,4 milioni di euro del 2022). Il modesto incremento conferma la compensazione dell'effetto inflattivo con l'attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell'efficienza. Il costo del credito è pari a 52,4 milioni di euro, in riduzione di oltre il 32% rispetto al 2022, e include 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici. La posizione di liquidità al 31 dicembre 2023 è pari a circa 1,4 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.100%).

Requisiti di capitale Il CET1 è pari a 14,87% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il TCR è pari a 17,44% (18,82% al 31 dicembre 2022). Entrambi sono stati calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nel 2023 al netto dei dividendi.
"Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l'accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos. Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera", dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

"Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell'andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale. Nel periodo, abbiamo proseguito il processo di trasformazione operativa e digitale tracciata nel Piano Industriale con soluzioni innovative, da un lato per efficientare i processi, dall'altro per migliorare i servizi e il supporto ai clienti. La prudenza nella gestione dei rischi, unita alla trasformazione digitale ormai avanzata del modello di business e all'autorevolezza nei nostri mercati di riferimento, basata sulla competenza delle Ifis People, ci consentono di guardare avanti con fiducia. Confermiamo quindi l'obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l'esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

(NEWS Traderlink)

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