L'economista Isabel Schnabel, membro dell’Executive Board della Banca Centrale Europea (BCE), ha recentemente affermato che, nonostante l'inflazione sia in fase di attenuazione, le pressioni sui prezzi base rimangono alte. Per garantire un ritorno sostenibile al 2% di inflazione, è necessario che i tassi ufficiali rimangano restrittivi per il tempo necessario. Ha poi aggiunto che un'economia in rallentamento è parte del processo di trasmissione della politica monetaria.
Parlando delle proiezioni della BCE, Schnabel ha affermato che si prevede che l'inflazione raggiunga l'obiettivo del 2% nel 2025. Tuttavia, ha sottolineato l'importanza di rimanere vigilanti, dato che le tensioni geopolitiche possono rappresentare un rischio di incremento dell'inflazione, facendo salire i prezzi dell'energia o i costi di trasporto.
Schnabel ha poi evidenziato l'importanza di alcuni indicatori per le prospettive dell'inflazione di fondo, quali l'andamento dei salari, dei profitti e della produttività. Ha inoltre spiegato come, a causa del previsto allentamento della politica monetaria, le condizioni finanziarie si sono recentemente allentate piuttosto che inasprite.
L'economista ha poi parlato degli acquisti di titoli di Stato come uno strumento utile di politica monetaria per raggiungere la stabilità dei prezzi, soprattutto quando i tassi ufficiali sono vicini al loro limite inferiore effettivo, o per proteggere la trasmissione della politica monetaria. Ha quindi annunciato che a partire da marzo 2023 la BCE ha iniziato a ridurre le proprie partecipazioni obbligazionarie.
Schnabel ha risposto anche a diverse domande riguardanti le criptovalute e le valute digitali. Ha affermato che è altamente improbabile che la BCE acquisterà mai Bitcoin. Ha poi spiegato che una valuta digitale della banca centrale fornisce denaro pubblico in forma digitale, rafforzando la fiducia nella valuta. Infine, Schnabel ha parlato dello scudo anti spread, noto come TPI, affermando che può essere attivato solo per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una minaccia per la trasmissione della politica monetaria nell'area dell'euro. Ha poi aggiunto che per essere ammissibili, i paesi devono perseguire politiche fiscali e macroeconomiche solide e sostenibili.
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(Redazione)