Bernanke-Blanchard: rischio prezzi-salari scongiurato

16/05/2024 18:08

Bernanke-Blanchard: rischio prezzi-salari scongiurato

Lo studio di Bernanke e Blanchard

Il rischio di spirale prezzi-salari sembra scongiurato, almeno per quanto riguarda gli USA. Questa è la conclusione cui sono giunti due mostri sacri dell'economia come Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve tra il 2006 e il 2014 (gli anni della crisi dei subprime), e Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale dal 2008 al 2015.
Lo si legge in uno studio pubblicato oggi dal Peterson Institute for International Economics.

La spirale prezzi-salari, come funziona

Il balzo dell'inflazione del 2022 ha causato non pochi problemi agli operatori economici nell'immediato.

Ma avrebbe potuto (e forse lo potrebbero ancora) causare danni ben più consistenti e duraturi. In che modo? Semplice: dando il via alla famigerata spirale prezzi-salari. Vediamo di che si tratta. Normalmente quando i prezzi al consumo aumentano coloro che hanno retribuzioni fisse (non collegate direttamente ai pressi dei beni, come accade ad esempio ai commercianti) vedono diminuire il loro potere di acquisto.
Se la crescita dell'inflazione è notevole e si crea la convinzione che la politica monetaria non riuscirà a controllare l'esplosione dei prezzi, i lavoratori inizieranno a chiedere aumenti dei salari: se questi aumenti vengono concessi i datori di lavoro (le imprese) molto probabilmente cercheranno di mantenere intatti i margini di profitto incrementando i prezzi di vendita dei loro prodotti/servizi.

Questo farà salire ulteriormente l'inflazione alimentando il circolo vizioso.

La crescita dei prezzi osservata nel 2022 a seguito dell'invasione russa in Ucraina ha esacerbato un trend già esistente generato dallo shock del COVID e dallo strascico a livello di ritardi e congestioni dal lato dell'offerta.
Il balzo è stato notevole con l'inflazione ai livelli dell'inizio degli anni '80. Molti economisti avevano pronosticato che la spirale prezzi-salari avrebbe causato uno spostamento permanente verso l'alto degli indici dei prezzi, ipotesi che avrebbe avuto come corollario un altrettanto permanente innalzamento dei tassi di interesse, con conseguente necessità di rimodulazione della pianificazione finanziaria di privati, imprese e governi.

Come fare per evitare questo scenario? L'unica strada era, secondo lo stesso Blanchard, accettare un incremento della disoccupazione e disinnescare la spirale.

Salvi gli USA, qualche rischio in altre aree

In base alle considerazioni di Bernanke e Blanchard di oggi invece questo scenario sembra scongiurato almeno negli USA dove la rapida discesa dell'inflazione e gli aumenti di produttività favoriranno il rientro degli indici CPI e PCE verso il target del 2% senza shock occupazionali.

In altre aree dove gli aggiustamenti del mercato del lavoro e soprattutto il contributo della produttività sono diversi è invece probabile che l'ultimo miglio prima del ritorno dell'inflazione sull'obiettivo richieda qualche sacrificio a livello di posti di lavoro.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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