Il gigante cinese dell'automobile BYD è in trattative con il governo italiano, che cerca di attirare un secondo produttore di auto nel paese, oltre a Stellantis. Michael Shu, CEO di BYD Europe, ha confermato le discussioni in corso durante il Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra. La decisione riguardo ad un secondo stabilimento europeo dipenderà dall'andamento delle vendite di BYD, che sta attualmente registrando buoni progressi. Nel 2023, l'azienda cinese ha superato Tesla come principale produttore di veicoli elettrici e ha già pianificato la costruzione del suo primo stabilimento europeo in Ungheria, che dovrebbe essere operativo nel 2027.
Il governo italiano, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, cerca di attirare un altro grande produttore automobilistico in seguito all'annuncio di Stellantis di voler spostare parte delle sue attività in paesi a basso costo. Le case automobilistiche si trovano sotto pressione nel processo di transizione verso i veicoli elettrici, che hanno prezzi di vendita ancora molto più alti rispetto a quelli a motore a combustione.
Secondo il ministro dell'Industria Adolfo Urso, l'arrivo di un secondo produttore è un progetto su cui si sta lavorando da mesi. BYD ha già annunciato la costruzione di un impianto in Ungheria per evitare problemi legati all'importazione dalla Cina. Il CEO di BYD ha affermato che è ancora troppo presto per stabilire se verrà presa una decisione su un secondo impianto.
BYD intende massimizzare l'uso della catena di approvvigionamento locale. Questo potrebbe rappresentare un problema per le case automobilistiche europee, in particolare Volkswagen, Stellantis e Renault, che si rivolgono principalmente al mercato di massa. L'investimento di BYD in Ungheria, che arriva poco dopo l'annuncio di un'indagine dell'UE sui sussidi statali ai produttori cinesi di veicoli elettrici, potrebbe aiutare l'azienda a evitare ulteriori dazi doganali.
Dall'altra parte, il sindacato considera positiva l'eventuale presenza di un secondo produttore di massa in Italia, in termini di opportunità occupazionali e industriali. Tuttavia, secondo il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco, è necessario concentrarsi prima sul rilancio dell'industria già presente nel paese.
Infine, BYD ha presentato la sua auto più costosa, la Yangwang U9, una supercar completamente elettrica da 1,68 milioni di yuan (circa 215mila euro). Questo veicolo si pone come alternativa alle auto di lusso a motore termico offerte da rivali come Ferrari e Lamborghini. La Yangwang U9 sarà inizialmente destinata solo al mercato cinese.
(Redazione)