Il future Ftse Mib ha chiuso la sessione di giovedì a 34200 punti, rimanendo invariato rispetto alla seduta precedente (-0,03%) e oscillando tra 34180 e 34320. La candela giornaliera mostra un pattern "inside", comune nelle fasi di incertezza e attesa, probabilmente legato alla chiusura imminente dei mercati per le festività.
Nel contesto statunitense, lunedì la borsa è stata influenzata dall'annuncio del dato sull'ISM manifatturiero. Il PMI nel settore manifatturiero è salito al 50,3% a marzo, registrando un aumento significativo rispetto al mese precedente (47,8%). Questo segna il 47º mese consecutivo di espansione economica, dopo la contrazione del 2020. Un PMI sopra il 42,5% per un periodo prolungato tende a indicare una crescita economica complessiva nel tempo.
L'indice dei nuovi ordini è tornato in territorio positivo (51,4%) e la produzione ha registrato un notevole aumento (54,6% rispetto al 48,4% di febbraio). Anche l'indice dei prezzi è aumentato (55,8%), mentre l'occupazione ha registrato una contrazione leggera (47,4%). Le aspettative di un taglio dei tassi d'interesse a giugno, inizialmente alte lunedì, sono state ridimensionate dai solidi dati sul settore manifatturiero.
Il future potrebbe indebolirsi se scende sotto la media mobile esponenziale a 10 giorni (33950), con possibili cali fino a 33175, il minimo del 15 marzo. Solo oltre 34470, il lato superiore del canale crescente formato dai minimi di ottobre scorso, potrebbe indicare una nuova spinta rialzista di circa 500 punti.
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