A Wall Street, i futures sui principali indici azionari statunitensi sono stabili oggi, dopo i significativi acquisti registrati in seguito alla pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo di febbraio, un importante indicatore per monitorare l'inflazione. Ieri, durante la sessione, l'S&P 500 ha raggiunto un nuovo record di 5.175,27 punti, con un aumento dell'1,12%, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un incremento dell'1,54%, trainato dall'entusiasmo per i titoli hi-tech come Nvidia e Oracle, che sono saliti rispettivamente del 7% e dell'11%. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,61%.
L'indice CPI, seguito attentamente dai mercati per anticipare le mosse della Federal Reserve sui tassi di interesse, è salito dello 0,4% a febbraio su base mensile, registrando un incremento del 3,2% su base annua. Le performance mensili erano in linea con le previsioni degli analisti, ma quelle annuali sono state leggermente superiori.
L'inflazione core è aumentata dello 0,4% mensilmente e del 3,8% su base annua, superando le stime. Nonostante i dati confermassero la persistenza dell'inflazione negli Stati Uniti, i mercati azionari statunitensi hanno reagito positivamente.
In Asia, gli investitori hanno seguito da vicino l'andamento del Nikkei 225 della borsa di Tokyo, che ha chiuso la sessione in lieve calo dopo l'annuncio di Toyota di aumentare i salari dei dipendenti fino a 28.440 yen, circa $193, e di elargire bonus a livelli record. Questa decisione ha portato i trader a scommettere sulla possibilità che la Bank of Japan, nel prossimo meeting del 18-19 marzo, possa porre fine all'era dei tassi negativi in Giappone.
Il Nikkei 225 ha chiuso la sessione in ribasso dello 0,26%, a quota 38,695.97 punti. Al di fuori del Giappone, la borsa di Shanghai ha registrato un calo dello 0,22%, mentre quella di Hong Kong ha segnato un aumento dello 0,33%. Seoul ha guadagnato lo 0,48%, mentre Sidney ha chiuso con un incremento dell'0,22%.
(Redazione Traderlink)