Intesa Sanpaolo: BCE potrebbe ridurre le previsioni di crescita

06/09/2023 14:47

Intesa Sanpaolo: BCE potrebbe ridurre le previsioni di crescita

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, è probabile che la Banca centrale europea (BCE) riduca le previsioni di crescita del PIL e che ciò abbia un impatto sulle proiezioni di inflazione a medio termine (le proiezioni sull'inflazione di base dovrebbero avvicinarsi al 2% entro il 2025). Pertanto, l'andamento del rallentamento economico e i progressi dell'inflazione influenzeranno la decisione del Consiglio direttivo di non aumentare i tassi ufficiali durante la riunione del 14 settembre. In questo caso, il tasso sui depositi (DFR) rimarrà al 3,75% e il tasso refi al 4,25%.

 

Secondo Luca Mezzomo, responsabile dell'analisi macroeconomica presso la Direzione Studi e Ricerche di Intesa, l'incertezza dell'attuale scenario economico e il rischio che l'inflazione rimanga sopra il 2% anche nel 2025 giustificano un approccio restrittivo. Le probabilità di un aumento dei tassi rimarranno positive e vicine al 50% nelle prossime riunioni, ma tutto dipenderà dalla direzione che l'economia prenderà. Se l'approccio restrittivo si tradurrà in un aumento dei tassi ufficiali il 26 ottobre o il 14 dicembre, dipenderà dalla natura e dalla durata del rallentamento economico in corso, nonché dalla conferma della diminuzione dell'inflazione di base.

 

(Redazione)

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