Mooody's migliora anche la valutazione di Mps

22/11/2023 09:47

Mooody's migliora anche la valutazione di Mps

Moody's ha modificato il giudizio di Banca Mps, incrementando il rating standalone Baseline Credit Assessment da "B1" a "Ba3", il long-term deposit rating da "Ba2" a "Ba1", e il long-term senior unsecured debt da "B1" a "Ba3". Questo miglioramento fa parte di una revisione più ampia dei rating di diverse banche italiane, e segue l'azione di rating sull'Italia del 17 novembre, che ha portato all'innalzamento del Macro Profile del Paese. 

Il recente innalzamento del rating standalone Bca di Mps è, secondo Moody's, il risultato dei progressi compiuti da Mps nella ristrutturazione, della sua migliorata capacità di generare utili e della riduzione del suo profilo di rischio. Inoltre, la banca ha beneficiato di una vasta base di depositi retail e ha riacquistato l'accesso al mercato obbligazionario. 
 

Outolook

L'outlook dei rating di lungo termine dei depositi e del debito senior unsecured di Mps è stato confermato come "positivo" da Moody's. L'agenzia crede che i miglioramenti nel merito creditizio di Mps potrebbero portare a un rating standalone BCA più elevato, a condizione che i progressi attuali si mantengano nei prossimi 12-18 mesi. Infine, 

 

Chi sono i 150 nuovi compratori

Ricordiamo che nella giornata di ieri martedì 21 novembre, un pool di 120-150 investitori, soprattutto esteri, ha acquisito il 25% di Monte dei Paschi di Siena dal Ministero dell'Economia, che ha incassato 920 milioni di euro. Tra i compratori ci sono fondi americani come Marshall Wace, Wellington e Blackrock ed anche europei. 

Anche gli investitori italiani hanno partecipato, tra cui Anima, Eurizon, Banca Mediolanum e Algebris. 

Le prospettive di una possibile aggregazione con banche della stessa taglia come Banco Bpm e Bper potrebbero portare lo stato a detenere poco meno del 20% della nuova entità, anche se tale scenario non è ancora all’ordine del giorno. 
 

Cosa ha attirato gli investitori?

Gli investitori sono stati attratti dalla redditività della banca, l'impegno del CEO Luigi Lovaglio a distribuire i primi dividendi della nuova era entro metà 2025 e l'opportunità di acquisire una posizione in una banca nell'area del Sud Europa. La riduzione della quota dello Stato nel Monte potrebbe facilitare un'aggregazione in Italia. La banca ora guarda al 27 novembre, quando la Corte d'Appello di Milano deciderà sulle condanne degli ex vertici della banca.

 

(Redazione)

 

 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »