Mercoledì si è chiusa con un recupero per i mercati asiatici ed europei, nonostante la sessione controversa. L'indice Nikkei 225 di Tokyo ha perso l'0,81%, mentre l'indice Euro Stoxx 50 europeo è cresciuto dell'1,72%. Anche Wall Street ha chiuso in positivo, grazie a un dato sull'inflazione migliore delle aspettative.
Secondo l'U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls), l'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è cresciuto del 3,0% su base annua a giugno. Questo rappresenta un rallentamento rispetto al 4,0% di maggio e al 4,9% di aprile, oltre ad essere inferiore al 3,1% previsto da Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.
Sulla base sequenziale, l'inflazione è aumentata dello 0,2%, rispetto allo 0,1% del mese precedente e allo 0,3% atteso. L'inflazione core, che esclude energia e alimentari, è invece diminuita, passando dal 5,3% annuo di maggio al 4,8%, contro il 5,0% previsto dal mercato.
L'ultima volta che l'inflazione era così bassa risale a marzo 2021. Nonostante questo, è improbabile che la buona notizia possa distogliere la Federal Reserve (Fed) dal continuare la stretta monetaria. Questa politica dovrebbe proseguire durante il prossimo meeting del Federal Open Market Committee (FOMC) previsto per fine mese.
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