Le borse europee hanno aperto in netto ribasso, seguendo il sell-off a Wall Street e in Asia. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato una perdita dell’1,4% a 33.480 punti, con Leonardo, Stellantis, Prysmian e Saipem in calo, mentre Terna è in controtendenza con un aumento dello 0,3%.
Le tensioni geopolitiche e le aspettative di un rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti stanno frenando l’appetito per il rischio, dopo i dati positivi sulle vendite al dettaglio statunitensi che indicano una Fed poco propensa a abbassare rapidamente i tassi.
Sebbene il Pil cinese abbia superato le attese, i deboli dati di marzo sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio stanno suscitando preoccupazioni sulla ripresa economica. Nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione a febbraio è aumentato oltre le previsioni al 4,2%, mentre la crescita dei salari è rimasta stabile al 5,6%.
Oggi sono attesi l’indice Zew tedesco, la produzione industriale americana e i discorsi di alcuni banchieri centrali di Fed e Bce. Prosegue la stagione dei bilanci trimestrali statunitensi con Morgan Stanley, Bank of America, J&J e United Airlines.
I rendimenti obbligazionari sono ancora in aumento, con il Treasury decennale al 4,63% e il biennale al 4,94%. Lo spread Btp-Bund si allarga a 144 punti base, con il decennale italiano al 3,88% e il Bund al 2,44%. Questa settimana S&P si esprimerà sul rating dell'Italia.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio Brent si rafforza sopra i 90 dollari al barile e l’oro torna a quota 2.375 dollari l’oncia. Sul mercato valutario, l’euro si indebolisce a 1,061 dollari e il dollaro/yen si apprezza a 154,4 in seguito alla forza del dollaro.
(Redazione Traderlink)