La Borsa di Milano ha chiuso la seduta odierna in leggero rialzo, nonostante una giornata meno brillante rispetto alle due precedenti. Il FTSE Mib ha registrato un aumento dello 0,09% raggiungendo i 28.916 punti. Si segnalano incrementi anche per il FTSE Italia All-Share (+0,12%) e il FTSE Italia Mid Cap (+0,42%), mentre il FTSE Star è calato dello 0,07%.
Il rendimento del BTP decennale ha mostrato una leggera flessione, attestandosi al 4,18%, con lo spread sul Bund che è passato a 164 punti base dai 165 del giorno precedente. La sessione di trading è sembrata interlocutoria in attesa dei dati sull'inflazione dell'area euro, che saranno pubblicati domani.
Le altre principali piazze finanziarie europee hanno mostrato una certa debolezza, con Francoforte in calo dello 0,15%, Parigi stabile e Madrid in calo dello 0,26%.
In rialzo, invece, Wall Street: dopo circa due ore di trading, il Dow Jones è cresciuto dello 0,3%, l'S&P500 del 0,45% e l'indice tecnologico Nasdaq dello 0,56%. Negli Stati Uniti, l'Energy Information Administration (EIA) ha comunicato che le riserve di petrolio USA sono diminuite di 10,584 milioni di barili la scorsa settimana, un dato che ha contribuito a far salire il prezzo del petrolio per il quinto giorno consecutivo.
A Milano, tra le società del settore petrolifero, spicca Saipem, che ha registrato un incremento di quasi il 2%, avvicinandosi sempre di più ai massimi annuali raggiunti all'inizio di marzo.
Saipem si è distinta anche come la miglior performance del FTSE Mib. Bene anche Banca MPS, cresciuta dell'1,94% dopo il collocamento di un'obbligazione unsecured di tipo Senior Preferred con scadenza a 4 anni per un valore di 500 milioni di euro e cedola del 6,75%.
Rialzi di poco superiori al punto percentuale per Cnh Industrial, Leonardo e Nexi, mentre Erg e STM hanno registrato le peggiori performance, con un calo rispettivamente dell'1,18% e dell'1,02%.
Infine, si segnala il rialzo di Brunello Cucinelli (+6,72%), dopo che il gruppo di moda ha chiuso il primo semestre con ricavi in crescita del 31% a 543,9 milioni di euro e un utile netto aumentato del 31,9% a 66,7 milioni. Il management ha inoltre migliorato la stima sui ricavi per il 2023, con un incremento previsto del 19% rispetto alla previsione precedente del 17-19%. Confermata invece la crescita del 10% prevista per il 2024.
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