Le borse europee hanno avviato la sessione in modo disordinato, seguendo la chiusura di ieri. Al Ftse Mib di Piazza Affari è stato registrato un aumento dello 0,2%, avvicinandosi ai 30.000 punti, con Pirelli in salita del 4,5% dopo l'upgrade di Ubs a Buy (da hold), con l'obiettivo di prezzo aumentato da 5,0 a 5,7 euro. Saipem (+0,9%) ed Eni (+0,8%) stanno recuperando terreno, mentre Telecom Italia (-0,8%) e Amplifon (-0,8%) stanno subendo perdite.
Dopo i dati PMI cinesi sopra le aspettative, ci si aspetta che vengano pubblicati dati simili per il settore dei servizi in Europa e negli Stati Uniti, dove verrà anche pubblicato l'indice ISM dei servizi.
Inoltre, sarà pubblicato il rapporto JOLTS sulle offerte di lavoro, in attesa dei dati ADP di domani e dei nonfarm payrolls di venerdì.
Gli investitori stanno rivalutando le scommesse sui primi tagli dei tassi da parte delle banche centrali, in vista delle riunioni della Fed e della BCE, previste rispettivamente per il 13 e il 14 dicembre. Nel frattempo, la RBA ha mantenuto i tassi fermi al 4,35%.
I rendimenti sui titoli di stato sono in calo, con il rendimento del decennale italiano al 4,04% e lo spread tra BTP e Bund stabile sopra i 175 punti base.
Per quanto riguarda le materie prime, l'oro è tornato a circa 2.030 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico di oltre 2.100 dollari. I prezzi del greggio stanno leggermente aumentando, con il Brent a 78,4 dollari, dopo le cadute legate ai dubbi sui tagli volontari dell'OPEC+.
Sul fronte valutario, l'euro/dollaro è in calo a 1,081, mentre il dollaro/yen è a 146,7. Infine, il prezzo del Bitcoin si attesta intorno ai 41.600 dollari, dopo aver temporaneamente superato ieri la soglia dei 42.000.
(Redazione Traderlink)