Nel settore della finanza e dei mercati, la situazione sull'obbligazionario è attualmente stabile. I rendimenti mostrano una leggera flessione. Ad esempio, il rendimento del BTP decennale si attesta al 3,6660%, al di sotto del picco del 5 marzo al 3,7320%. Anche il Bund decennale registra un rendimento al 2,3810%, inferiore al massimo del 1° marzo al 2,4665%. Il rendimento del T-Note USA a 10 anni è al 4,2460%, con un minimo recente al 4,2160%. Mentre il T-Bond a 30 anni si posiziona al 4,4170%, scendendo rispetto al top di mercoledì al 4,4750%.
Nel panorama finanziario si prospetta il primo taglio dei tassi a giugno, con rendimenti in leggera flessione ma globalmente stabili dopo l'aumento della settimana precedente. Dalla riunione del FOMC di mercoledì si evince che nonostante i dati sui prezzi siano stati superiori alle attese, la Federal Reserve considera che il quadro generale rimanga invariato, con l'inflazione che gradualmente si avvicina al 2%. Il mercato ha reagito immediatamente a queste indicazioni, aumentando le probabilità di un taglio a giugno.
Il CME FedWatch Tool attribuisce ora una probabilità del 66% al taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione del FOMC del 12 giugno. Le probabilità di ulteriori tagli entro il 2024 variano, con stabilità al 30% per un taglio di 100 punti base, mentre si registra un lieve aumento al 35% per un taglio di 75 punti base. Le probabilità di tagli di 50 e 125 punti base oscillano rispettivamente al 19% e all'11%.
I future sull'Euribor a 3 mesi, che sono un indicatore delle possibili mosse della BCE, mostrano una maggiore probabilità di tagli ai tassi ufficiali. Attualmente, si prospetta un taglio di circa 27/28 punti base a giugno, con previsioni di ulteriori riduzioni entro fine anno che potrebbero portare a 3-4 tagli complessivi.
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