Superdollaro con scenario tassi rivoluzionato

15/04/2024 17:51

Superdollaro con scenario tassi rivoluzionato

Biglietto verde sui massimi da novembre

Dollaro sotto i riflettori. Il biglietto verde guadagna terreno rispetto all'euro e tocca i massimi dai primi di novembre, che corrispondo ai minimi del rapporto EUR/USD: esprime infatti quante unità della valuta secondaria (il dollaro) occorrono per essere cambiate con una unità della valuta primaria (l'euro).
Pertanto quando il valore del rapporto scende la valuta secondaria si rivaluta rispetto a quella primaria. Oggi EUR/USD ha toccato 1,0621, il minimo dal 3 novembre.

Ma potrebbe l'euro essere particolarmente debole in questa fase? No perché il dollaro si sta rafforzando anche contro le altre principali valute.

Il Dollar Index è un indice che esprime il valore del biglietto verde rispetto a euro, yen, sterlina, dollaro canadese, corona svedese e franco svizzero e oggi si è spinto fino a 106,23, livello massimo dal 2 novembre. Quindi è proprio il dollaro a vivere un momento d'oro. Vediamo perché.

Scenario tassi rivoluzionato

La determinante principale della robusta tendenza del dollaro è rappresentata dallo scenario dei tassi di interesse.

Uno scenario che nell'ultima settimana è cambiato radicalmente. I dati sull'inflazione USA superiori alle attese comunicati mercoledì scorso hanno per il momento spazzato via le possibilità che la Federal Reserve proceda con il primo taglio dei tassi nella riunione del 12 giugno. Le chance si erano già ridotte notevolmente dopo la revisione al rialzo del PCE (l'indicatore dei prezzi al consumo preferito dalla banca centrale americana) di inizio mese e di dati sull'occupazione americana migliori del previsto.

Dai verbali della riunione del 19-20 marzo del FOMC è emerso addirittura che i membri del comitato operativo della banca centrale americana hanno posto la questione che l'attuale livello dei tassi Fed funds (5,25-5,50 per cento) sia meno restrittivo di quanto desiderato.

Meno tagli in USA

Le attese degli operatori puntano ora, ma non in modo deciso, su un taglio da 25 bp a luglio o settembre mentre per fine 2024 la stima è per 1-2 tagli (leggermente tendenti a 2) contro i 2-3 tendenti a 3 di mercoledì mattina e i 6-7 immaginati a fine 2023-inizio 2024.

Traduzione: in prospettiva il dollaro è una valuta molto più attraente se utilizzato come "parcheggio" per la liquidità, soprattutto nei confronti dell'euro. La BCE, in base alle quotazioni dei future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse dell'eurotower), continuano a scontare un taglio da 25 bp a giugno più altri due entro fine anno.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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